Page 15 - Apologia prima
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coerentemente  con  i  Suoi  insegnamenti  e  che  di  cristiano  hanno  solo  il
                  nome.

                  Siamo sudditi leali dell’impero

                  XVII. - 1. Noi cerchiamo di pagare, prima di tutti gli altri, dovunque, tasse
                  e tributi ai vostri incaricati, come Egli ci ha insegnato.

                  2. In quel tempo infatti alcuni si avvicinarono a Lui e gli chiedevano se
                  bisognasse pagare i tributi a Cesare. Ed Egli rispose: “Ditemi: di chi reca
                  l’effigie la moneta” “Di Cesare, dissero”, ed Egli di rimando a loro: “Date
                  dunque a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio”.


                  3. Pertanto solo Dio sì, noi adoriamo, ma, per tutto il resto di buon grado
                  serviamo  a  voi  riconoscendovi  imperatori  e  capi  di  uomini,  mentre
                  facciamo voti che si trovi in voi saggezza di pensiero, insieme al potere
                  imperiale.

                  4. Se poi ci disprezzerete, mentre pur preghiamo e mettiamo ogni cosa alla
                  luce del sole, non saremo noi ad essere danneggiati, poiché abbiamo fede,
                  o meglio, siamo convinti che ciascuno pagherà la pena attraverso il fuoco
                  eterno, a misura delle azioni e gli sarà chiesto conto in proporzione delle
                  facoltà che ha ricevuto da Dio, come Cristo ci ha indicato quando ha detto:
                  “A chi più Dio ha dato, più sarà anche richiesto”.

                  L’immortalità dell’anima e la risurrezione


                  XVIII.  -  1.  Volgete  lo  sguardo  alla  fine  di  ciascuno  degli  imperatori
                  precedenti,  come  siano  morti  della  morte  comune  a  tutti.  Se  questa
                  conducesse alla cessazione di ogni sensibilità, sarebbe un guadagno per
                  tutti gli ingiusti.

                  2.  Ma  poiché  a  tutti  coloro  che  sono  vissuti  rimane  la  sensibilità  ed  è
                  apprestata  una  punizione  eterna,  non  trascurate  di  persuadervi  e  di
                  credere che queste sono cose vere.

                  3. Le negromanzia, infatti, e le osservazioni di fanciulli incontaminati e le
                  evocazioni  di  anime  umane  e  gli  spiriti  che,  presso  i  maghi,  sono  detti
                  evocatori di sogni e loro assistenti e tutti i fenomeni che avvengono per
                  opera dei conoscitori di scienze occulte, vi persuadano che anche dopo la
                  morte le anime mantengono le facoltà sensitive;


                  4. ve ne persuadano anche gli uomini posseduti e agitati dalle anime dei
                  defunti, che tutti chiamano indemoniati e furiosi, e quelli che voi chiamate
                  oracoli di Anfiloco e di Dodona e della Pizia, e quanti altri esistono di tal

                  GIUSTINO – Apologia prima                                                    pag. 13 di 49
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