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al suo seguito . Quando invece queste potestà non cedono a queste insegne, è Dio
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stesso a vietarlo in maniera occulta, perché giudica giusto ed utile così. Infatti in
nessun modo qualsiasi spirito osa disprezzare queste insegne, perché tremano
dovunque le scorgono. Ma senza che gli uomini se ne rendano conto, altro è ciò
che viene comandato da Dio, sia per confondere i cattivi, quando occorre
confonderli, come leggiamo negli Atti degli Apostoli, dei figli di Sceva, ai quali uno
spirito immondo disse: Conosco Gesù e so chi è Paolo, ma voi chi siete? sia per
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ammonire i buoni a progredire nella fede e a usare questo potere non per vana
gloria ma utilmente, sia per distribuire i carismi tra i membri della Chiesa, come
afferma l’Apostolo: Tutti operatori di miracoli? Tutti possiedono doni di far guarigioni?
387 Per questi motivi dunque, il più delle volte non avvertiti dagli uomini, come
abbiamo detto, viene comandato da Dio che, nonostante il ricorso a queste insegne,
le potestà di tal genere non obbediscano alla volontà umana.
5. Il fatto poi che i cattivi spesso danneggino i buoni nell’ordine temporale, deriva
dal fatto che ricevono un potere su di loro a maggior vantaggio dei buoni,
esercitandoli alla pazienza. Perciò l’anima cristiana deve essere sempre vigile nelle
sue tribolazioni a seguire la volontà del suo Signore, per non attirarsi, resistendo
alle disposizioni divine, un più severo giudizio. Infatti ciò che lo stesso Signore ha
detto come uomo a Ponzio Pilato, avrebbe potuto dirlo anche Giobbe al diavolo:
Tu non avresti nessun potere su di me, se non ti fosse stato dato dall’alto . Deve quindi
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esserci carissima non la volontà di colui alla cui malizia si dà potere sui buoni, ma
la volontà di colui che concede questo potere. Poiché la tribolazione produce pazienza,
la pazienza poi una virtù provata e la virtù provata la speranza. La speranza poi non
delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito
Santo, che ci è stato dato .
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80. - CONTRO GLI APOLLINARISTI
1. Poiché alcuni eretici, che dal loro fondatore Apollinare si chiamano Apollinaristi,
affermano che nostro Signore Gesù Cristo, essendosi degnato di diventare uomo,
non aveva anima umana, alcuni assidui loro ascoltatori, aderendo a loro, si sono
compiaciuti di quella dottrina perversa, con la quale quell’individuo sminuiva in
Dio la natura umana, negando che avesse l’intelligenza, ossia l’anima razionale, in
virtù della quale l’uomo si distingue dagli animali. Ma essi, riflettendo così con se
stessi che bisognava ammettere che l’unigenito Figlio di Dio, Sapienza e Verbo del
Padre, mediante il quale tutto è stato fatto, avesse assunto sotto la forma del corpo
umano un animale qualsiasi, rimasero scontenti di sé, non già a correzione per
tornare sulla retta via e confessare che l’uomo completo, senza alcuna diminuzione
della natura, era stato assunto dalla Sapienza di Dio, ma per affermare, spinti da
maggiore ardire, che aveva assunto solo il corpo umano, rifiutandogli la stessa
anima e tutto quello che è vitale nell’uomo, invocando addirittura la testimonianza
del Vangelo. Anzi, non comprendendo quell’affermazione, osano opporsi
perfidamente alla verità cattolica, dicendo che sta scritto: Il Verbo si è fatto carne ed
ha abitato in mezzo a noi . Essi infatti pretendono che, sotto questi termini, il Verbo
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