Page 76 - 83 Questioni diverse
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virtù delle opere buone ma per grazia di Dio, che in lui non può più essere vana,
                  perché ormai opera il bene in forza della carità? Se, dopo aver creduto, egli uscisse
                  subito da questa vita, rimane in lui la giustificazione della fede, senza le buone
                  opere precedenti, perché egli l’ha ottenuta per grazia e non per merito, e neppure
                  le successive, perché non gli è concesso di restare in questa vita. È chiaro perciò che
                  quanto  dice  l’Apostolo:  Noi  riteniamo  infatti  che  l’uomo  è  giustificato  per  la  fede
                  indipendentemente dalle opere  , non deve intendersi nel senso che possa chiamarsi
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                  giusto chi, avendo ricevuto la fede e restando in vita, vivesse poi malamente.
                  Quindi  tanto  l’apostolo  Paolo  si  vale  dell’esempio  di  Abramo,  perché  è  stato
                  giustificato per la fede senza le opere della legge, che non aveva ancora ricevuto,
                  quanto Giacomo che mostra che le buone opere sono conseguenza della fede dello
                  stesso Abramo. E così mostra come si debba intendere l’insegnamento di Paolo.

                  2. Infatti coloro che ritengono questa sentenza dell’apostolo Giacomo contraria a
                  quella  dell’apostolo  Paolo,  possono  anche sostenere  che  Paolo  si contraddice,
                  perché altrove dice: Non coloro che ascoltano la legge sono giusti davanti a Dio, ma quelli
                  che mettono in pratica la legge saranno giustificati  . E in un altro passo: Ma la fede che
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                  opera per mezzo della carità  . E ancora: Poiché se vivrete secondo la carne voi morirete; se
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                  invece con l’aiuto dello Spirito voi fate morire le opere del corpo, vivrete  . Quali siano
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                  poi le opere della carne, che si devono mortificare con le opere dello Spirito, lo
                  precisa altrove, dicendo: E del resto le opere della carne sono ben note: fornicazione,
                  impurità, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni,
                  invidie, ubriachezze, orge e cose del genere; circa queste cose vi preavviso come già ho detto,
                  che  chi  le  compie  non  erediterà  il  regno  di  Dio  .  E  ai  Corinzi:  Non  illudetevi:  né
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                  immorali,  né  idolatri,  né  adulteri,  né  effeminati,  né  sodomiti,  né  ladri,  né  avari,  né
                  ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio. E tali eravate voi; ma siete
                  stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del nostro Signore Gesù
                  Cristo e nello Spirito del nostro Dio  . Con queste espressioni insegna a chiarissime
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                  lettere che essi sono arrivati alla giustificazione della fede non per qualche buona
                  opera antecedente e che questa grazia non è stata data per i loro meriti, quando
                  dice: E tali eravate voi. Ma quando dice: Quelli che fanno tali cose non erediteranno il
                  regno di Dio, mostra a sufficienza che, dopo aver creduto, devono agire bene. Lo
                  stesso apostolo Paolo predica insistentemente e apertamente in molti luoghi ciò
                  che dice anche Giacomo: che tutti coloro che hanno creduto in Cristo devono
                  vivere rettamente per non incorrere nel castigo. Lo ricorda anche lo stesso Signore,
                  dicendo: Non chiunque mi dice: " Signore, Signore ", entrerà nel regno dei cieli, ma colui
                  che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli entrerà nel regno dei cieli  . E altrove:
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                  Perché mi chiamate: " Signore, Signore ", e poi non fate ciò che dico?  . E ancora: Perciò
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                  chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha
                  costruito la sua casa sulla roccia, ecc. E chiunque ascolta queste mie parole e non le mette
                  in pratica è simile ad un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia  , ecc.
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                  Pertanto le sentenze dei due Apostoli Paolo e Giacomo non si contraddicono,
                  quando uno dice che l’uomo è giustificato per la fede senza le opere e l’altro dice
                  che la fede senza le opere è vana; perché uno parla delle opere che precedono la
                  fede, l’altro delle opere che seguono la fede, come anche lo stesso Paolo spiega in
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