Page 77 - 83 Questioni diverse
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molti passi.

                                               77. - IL TIMORE È PECCATO?

                  Ogni  turbamento  è  passione;  ogni  cupidigia  è  turbamento;  ogni  cupidigia  è
                  dunque  passione.  Ora,  quando  una  passione  è  in  noi,  soffriamo  per  la  stessa
                  passione  e  soffriamo  in  quanto  è  passione.  Perciò  quando  in  noi  c’è  qualche
                  cupidigia, soffriamo per la stessa cupidigia e soffriamo in quanto è cupidigia. Ma
                  nessuna passione, per il fatto che subiamo la stessa passione, è peccato; così anche
                  se proviamo timore, il timore non è peccato. È come se si dicesse: se è bipede, non è
                  una bestia. Se dunque questa affermazione non è conseguente, perché vi sono
                  molti animali bipedi, ugualmente non consegue neppure quella, perché sono molti
                  i peccati che subiamo. Questo si dice infatti per opposizione: non segue pertanto
                  che il timore, se lo subiamo, non sia peccato. Tu invece dici che, se subiamo il
                  timore, di conseguenza non c’è peccato: ammetti tuttavia che vi sono alcuni peccati
                  che subiamo.

                                             78. - LA BELLEZZA DELLE STATUE

                  L’arte somma di Dio onnipotente, per cui sono state create dal nulla tutte le cose e
                  che viene chiamata anche sua sapienza, opera anche mediante gli artisti, perché
                  producano cose belle e armoniose. Essi però non producono dal nulla ma da una
                  determinata materia, come il legno o il marmo o qualsiasi materiale del genere che
                  è sottoposto alle mani dell’artista. Costoro tuttavia non possono fare alcunché dal
                  nulla, perché operano mediante il corpo. È nondimeno la somma Sapienza, che ha
                  impresso con arte ben più mirabile in tutto l’universo corporeo, che è stato creato
                  dal nulla, le proporzioni e l’armonia, a dotare il loro spirito di quelle proporzioni e
                  armonia di forme che essi, attraverso il corpo, imprimono nella materia. In questo
                  universo vi sono anche i corpi degli animali, che sono tratti dalla materia, vale a
                  dire dagli elementi del mondo, in un modo assai più potente e perfetto delle
                  medesime figure e forme dei corpi che gli artisti umani riproducono nelle loro
                  opere. Infatti nella statua non si ritrova tutta la varietà del corpo umano; ma quella
                  che vi si trova è ricavata, mediante l’animo dell’artefice, da quella sapienza che
                  costruisce con naturalezza lo stesso corpo umano. Non si devono pertanto stimare
                  eccessivamente coloro che producono o venerano tali opere, perché l’anima intenta
                  alle cose inferiori, che fa materialmente con il corpo, aderisce meno alla somma
                  Sapienza, da cui ha queste capacità. Ne fa cattivo uso, quando le esplica all’esterno.
                  Amando infatti le cose, in cui le esercita, perde di vista la loro forma eterna e
                  interiore e così diventa più debole e vana. Coloro poi che addirittura venerano
                  queste opere, quanto si siano allontanati dalla verità, si può capire da questo: se
                  essi venerassero gli stessi corpi degli animali, fatti in modo assai più perfetto e di
                  cui queste sono solo imitazioni, cosa diremmo di più miserabile a loro riguardo?

                                   79. - PERCHÉ I MAGHI DEL FARAONE HANNO OPERATO
                                      ALCUNI PRODIGI COME MOSÈ, SERVO DI DIO?
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