Page 79 - 83 Questioni diverse
P. 79
nessuno, per aver scacciato un demonio invocando il nome di qualche infima
potestà, ritenga falsa questa massima del Signore, ma riconosca questo significato:
che Satana, anche quando risparmia il corpo o i sensi del corpo, li risparmia per
assicurarsi, con l’errore dell’empietà, un maggiore successo sulla volontà
dell’uomo stesso. In questo modo Satana non esce, ma penetra più intimamente
per operare in lui, come dice l’Apostolo: Secondo il principe delle potenze dell’aria che
ora opera nei figli della ribellione . Egli infatti non sconvolgeva né tormentava i sensi
381
del corpo né percuoteva i loro corpi, ma regnava nella loro volontà o meglio
ancora nella loro cupidigia.
3. Quando il Signore dice che i falsi profeti faranno molti segni e prodigi da
indurre in errore, se fosse possibile, anche gli eletti , ci invita a comprendere che
382
anche gli uomini scellerati compiono certi prodigi che i santi non possono fare.
Non si deve tuttavia per questo concludere che essi sono in posizione più
privilegiata davanti a Dio. Neppure i maghi degli Egiziani erano accetti a Dio più
del popolo d’Israele, perché quel popolo non poteva fare ciò che essi facevano,
sebbene Mosé per grazia di Dio ne facesse di maggiori . Ma questi doni non sono
383
concessi a tutti i santi, affinché i deboli non siano ingannati dall’errore assai
pericoloso di credere che in tali prodigi vi siano doni più grandi che nelle opere di
giustizia, con le quali si guadagna la vita eterna. Ecco perché il Signore proibisce ai
discepoli di rallegrarsi per questo, dicendo: Non rallegratevi perché gli spiriti si
sottomettono a voi, ma rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli .
384
4. Quando dunque i maghi operano tali prodigi, che talvolta fanno anche i santi,
esteriormente sembrano uguali, tuttavia vengono compiuti con uno scopo diverso
e una diversa motivazione. Quelli infatti li compiono, cercando la propria gloria,
questi cercando la gloria di Dio; quelli inoltre operano per alcune concessioni
accordate alle potestà nel loro ordine, come in virtù di contratti privati o benefici,
questi invece a pubblica utilità per comando di colui a cui ogni creatura è soggetta.
Altro è infatti costringere il padrone a cedere il cavallo a un soldato, altro venderlo
a un acquirente oppure donarlo o prestarlo a qualcuno. E come molti cattivi
soldati, condannati dalla disciplina militare, atterriscono con le insegne del loro
comandante non pochi proprietari ed estorcono loro anche quanto non è concesso
dalla legge pubblica, così talvolta i cattivi cristiani, scismatici od eretici, si servono
del nome di Cristo o di formule o di sacramenti cristiani per ottenere qualcosa
dalle potestà infernali, alle quali è ordinato di arrendersi all’onore di Cristo.
Quando invece cedono agli ordini dei malvagi, lo fanno volentieri per sedurre gli
uomini, rallegrandosi del loro traviamento. Perciò in modo diverso operano
prodigi i maghi, in altro i cattivi cristiani, in altro i buoni cristiani: i maghi per
accordi privati, i buoni cristiani per diritto pubblico, i cattivi cristiani per le insegne
del diritto pubblico. Non c’è da meravigliarsi che queste insegne siano efficaci,
quando sono usate da loro: e anche quando sono usurpate da estranei, che mai
hanno dato il loro nome alla milizia cristiana, valgono però per l’onore
dell’eccellentissimo Imperatore. Tra questi c’era quel tale di cui i discepoli avevano
riferito al Signore che scacciava i demoni nel suo nome, sebbene non fosse con loro