Page 57 - 83 Questioni diverse
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chiamati figli di Dio, ma solo creatura. Anch’essi infatti crederanno e saranno
                  liberati dalla schiavitù della morte, come noi che già siamo figli di Dio, sebbene
                  non sia ancora apparso ciò che saremo. Saranno alfine liberati dalla schiavitù della
                  morte alla libertà della gloria dei figli di Dio  : anch’essi, in altre parole, da schiavi
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                  diverranno liberi e da morti saranno glorificati nella vita perfetta che avranno i
                  figli di Dio.

                  5. Sappiamo infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi  . Tutta la creazione
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                  si riassume nell’uomo, non perché in lui vi siano tutti gli Angeli o le altissime Virtù
                  e Potestà, o il cielo, la terra, il mare e tutto ciò che essi racchiudono, ma perché
                  l’intera creazione o è spirituale o animale o corporea. Se la consideriamo partendo
                  dagli esseri inferiori, la creatura corporea si estende nello spazio; l’animale vivifica
                  i  corpi;  la  spirituale  governa  l’animalità  e  la  governa  bene  solo  quando  si
                  sottomette  al  governo  di  Dio.  Quando  invece  ne  trasgredisce  i  precetti,  resta
                  impigliata nelle amarezze e miserie procurate da quelle stesse creature che avrebbe
                  dovuto  governare.  Chi  pertanto  vive  secondo  il  corpo  viene  chiamato  uomo
                  carnale o animale: carnale perché insegue i beni materiali, animale perché si lascia
                  portare dalla licenza sfrenata della sua anima, non regolata dallo spirito e non
                  trattenuta nei confini dell’ordine naturale, perché lo stesso spirito non si lascia
                  guidare da Dio. Chi invece con lo spirito regge l’anima e con l’anima il corpo - il
                  che non può fare se non si lascia guidare da Dio, perché come l’uomo è capo della
                  donna così Cristo è capo dell’uomo   - viene chiamato spirituale. Questa vita ora
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                  trascorre  con qualche disagio,  ma dopo non ne avrà  più. E poiché gli Angeli
                  superiori hanno una vita spirituale e quelli inferiori una vita animale, le bestie poi
                  e  tutti  gli  animali  hanno  una  vita  carnale,  il  corpo  invece  non  ha  vita  ma  è
                  vivificato: nell’uomo c’è ogni creatura, perché con lo spirito pensa, con l’anima
                  sente, col corpo si muove localmente. Nell’uomo quindi geme e soffre ogni creatura.
                  L’Apostolo non ha detto tutta ma ogni, come se uno dicesse che tutti gli uomini
                  che sono sani vedono il sole, ma non lo vedono con la totalità di se stessi, perché
                  vedono solo con gli occhi: così nell’uomo si riassume ogni creatura, perché pensa,
                  vive, ha un corpo; ma in lui non c’è tutta la creazione, perché al di fuori di lui sono
                  anche gli Angeli, i quali intendono, vivono e sono, gli animali, che vivono e sono, i
                  corpi che sono semplicemente: vivere è meglio di non vivere, pensare è meglio di
                  vivere senza intelligenza. Quando dunque il misero uomo geme e soffre, ogni
                  creatura geme e soffre fino ad oggi. Ha detto bene fino ad oggi, perché anche se
                  alcuni sono già nel seno di Abramo   e il buon ladrone è entrato in paradiso col
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                  Signore    e  ha  cessato  di  soffrire  lo  stesso  giorno  in  cui  ha  creduto,  tutta  la
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                  creazione geme e soffre tuttavia sino ad oggi, perché in coloro che non sono ancora
                  liberati essa si ritrova tutta a motivo dello spirito, dell’anima e del corpo.

                  6. Non solo - prosegue - tutta la generazione geme e soffre, ma anche noi, vale a dire:
                  nell’uomo  soffrono  insieme  non  solo  il  corpo,  l’anima  e  lo  spirito  per  le
                  vicissitudini corporali, ma anche noi, a parte il corpo, gemiamo interiormente, noi che
                  possediamo le primizie dello spirito. Ha detto bene: noi che possediamo le primizie dello
                  spirito per significare coloro i cui spiriti sono già stati offerti a Dio in sacrificio e
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