Page 55 - 83 Questioni diverse
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già la legge di Dio ed è stabilita sotto la grazia. Qui si applica quanto è stato detto
precedentemente: Con la mente servo la legge di Dio, con la carne invece la legge del
peccato . Ora viene descritto l’uomo sotto la grazia, il quale non ha ancora la pace
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perfetta, che si avrà con la risurrezione e la trasformazione del corpo.
7. Resta dunque da parlare di questa pace della risurrezione del corpo, che è
propria della quarta fase; se però conviene chiamarla azione, perché è somma
quiete. Infatti prosegue in questi termini: Se dunque lo Spirito di colui che ha
risuscitato Gesù Cristo dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Gesù dai morti darà
la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi . Qui c’è
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una chiarissima affermazione della risurrezione del corpo, e appare a sufficienza
che finché siamo in questa vita non mancano le molestie a causa della carne
mortale né le sollecitazioni dei piaceri carnali. Anche se chi è costituito sotto la
grazia e nell’intimo osserva la legge di Dio non cede, tuttavia nella carne serve la
legge del peccato. Nell’uomo reso perfetto attraverso queste tappe non c’è più
alcun male; neppure la legge è cattiva, che mostra all’uomo in quali vincoli di
peccato giaccia, affinché, dopo aver implorato per mezzo della fede l’aiuto del
Liberatore, meriti di essere liberato, rialzato e stabilito in perfetto equilibrio.
Dunque nella prima fase, precedente la legge, non si lotta affatto coi piaceri di
questo mondo; nella seconda, sotto la legge, lottiamo ma veniamo sconfitti; nella
terza lottiamo e vinciamo; nella quarta non lottiamo ma riposiamo nella pace
perfetta ed eterna. Il nostro essere interiore è infatti a noi soggetto, mentre prima
rifiutava la sottomissione, perché avevamo abbandonato Dio, nostro superiore.
67. - SUL TESTO: IO RITENGO, INFATTI, CHE LE SOFFERENZE DEL
MOMENTO PRESENTE NON SONO PARAGONABILI ALLA GLORIA FUTURA
CHE DOVRÀ ESSERE RIVELATA IN NOI, SINO AL PUNTO DOVE SI DICE:
POICHÉ NELLA SPERANZA NOI SIAMO STATI SALVATI
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1. Questo capitolo è oscuro perché qui non appare chiaramente di quale tema
discuta l’Apostolo. Ora, secondo la dottrina cattolica, si dice creatura tutto ciò che
Dio Padre ha fatto per mezzo del Figlio unigenito nell’unità dello Spirito Santo.
Dunque sotto il nome di creatura rientrano non solo i corpi, ma anche le nostre
anime e gli spiriti. Sta scritto così: La creazione stessa sarà liberata dalla schiavitù della
morte alla libertà della gloria dei figli di Dio , come se noi non fossimo creatura, ma
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figli di Dio, alla cui libertà di gloria la creatura sarà liberata dalla schiavitù. Dice
ancora: Sappiamo infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi; essa non è la sola
ma anche noi stessi ; come se noi fossimo una cosa e la creazione un’altra. Bisogna
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quindi considerare dettagliatamente tutto il capitolo.
2. Io ritengo infatti - scrive - che le sofferenze del momento presente non sono paragonabili
alla gloria futura che dovrà essere rivelata in noi ; questo è chiaro. Prima aveva detto:
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Se invece con lo spirito fate morire le opere della carne, vivrete . Il che non può
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avvenire senza sofferenza, per la quale è necessaria la pazienza. A ciò si riferisce
quanto dice più avanti: Se veramente partecipiamo alle sue sofferenze, per partecipare