Page 24 - 83 Questioni diverse
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lucentissimi ed eterei. Se dunque al presente molti movimenti del nostro animo si
                  rivelano dagli occhi, è probabile che nessun moto dell’animo resterà nascosto,
                  quando tutto il corpo sarà etereo: al suo confronto questi occhi sono carne.

                                                 48. - LE COSE CREDIBILI

                  Tre  sono  i  generi  delle  cose  credibili.  Alcune  si  credono  sempre  senza
                  comprenderle mai: tale è la storia intera che passa in rassegna gli avvenimenti
                  temporali e umani. Altre si comprendono subito appena si credono: tali sono tutti i
                  ragionamenti umani sui numeri e le altre  discipline. Altre  invece prima sono
                  credute e poi capite: tali sono quelle riguardanti le cose divine che sono comprese
                  solo dai puri di cuore. Il che si verifica con l’osservanza dei comandamenti, che
                  riguardano la vita virtuosa.

                                 49. - PERCHÉ GLI ISRAELITI SACRIFICAVANO VISIBILMENTE
                                                CON VITTIME DI ANIMALI?

                  Poiché vi sono anche realtà sacre spirituali, era opportuno che il popolo carnale ne
                  celebrasse le immagini e che il popolo nuovo fosse prefigurato dalla schiavitù del
                  vecchio. Si può riscontrare la differenza dei due popoli anche in ognuno di noi,
                  poiché ciascuno deve portare dal seno materno il vecchio uomo, finché non giunga
                  all’età giovanile, quando non è più costretto a giudicare secondo la carne, ma può
                  volgersi volontariamente alle cose spirituali e rigenerarsi interiormente. Quello
                  dunque che in un individuo bene educato avviene secondo l’ordine naturale e la
                  disciplina, è assai bello che proporzionatamente si compia in tutto il genere umano
                  e giunga a buon fine per la divina Provvidenza.

                                             50. - L’UGUAGLIANZA DEL FIGLIO

                  Poiché Dio non poteva generare il Figlio migliore di sé (nulla infatti è migliore di
                  Dio) lo ha generato uguale. Se infatti avesse voluto e non avesse potuto, sarebbe
                  stato incapace; se avesse potuto e non avesse voluto, sarebbe stato invidioso. Ne
                  consegue che ha generato il Figlio uguale a sé.

                                51. - L’UOMO CREATO AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DI DIO

                  1. La divina Scrittura parla di uomo esteriore e di uomo interiore. Li distingue così
                  nettamente che l’Apostolo esclama: Se anche il nostro uomo esteriore si corrompe,
                  quello interiore si rinnova di giorno in giorno  . Si può pertanto domandare se uno
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                  solo dei due è stato creato ad immagine e somiglianza di Dio. Ora  è assurdo
                  chiedere quale dei due, se uno solo è stato creato. Chi esita infatti ad ammettere
                  che è quello che si rinnova piuttosto di quello che si corrompe? Se invece si tratta
                  di entrambi, è un grosso problema. Infatti se l’uomo esteriore è Adamo e l’interiore
                  Cristo, la cosa sarebbe vera per l’uno e per l’altro. Ma poiché Adamo non è rimasto
                  buono com’era stato creato da Dio e, amando le cose carnali, è divenuto carnale,
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