Page 19 - 83 Questioni diverse
P. 19
3. Superate le lusinghe dei piaceri carnali, bisogna stare attenti che non s’insinui e
si accresca la brama di piacere agli uomini o per qualche gesto sensazionale o per
un’esagerata austerità e pazienza o per qualche elargizione o per il prestigio della
scienza o dell’eloquenza. In questa classe rientra anche il desiderio degli onori.
Contro tutte queste cose si proclami quanto è stato scritto a lode della carità e sulla
vanità dell’orgoglio. Bisogna anche insegnare che è vergognoso desiderare di
piacere a coloro che non vuoi imitare. Infatti o non sono buoni, e allora non c’è
nulla di grande a essere lodati dai cattivi; o sono buoni e allora occorre imitarli. Ma
coloro che sono buoni, lo sono per la virtù; la virtù però non desidera quello che è
in potere degli altri. Chi dunque imita i buoni non ricerca la lode di un uomo; chi
invece imita i cattivi non è degno di lode. Se poi vuoi piacere agli uomini per
aiutarli ad amare Dio, allora non desideri più questo ma ben altro. Chi desidera
piacere è ancora soggetto necessariamente al timore: prima perché, peccando di
nascosto, non sia annoverato dal Signore tra gli ipocriti; poi perché, se desidera
piacere per le buone azioni, dando la caccia a questa ricompensa, non perda quella
che Dio darà.
4. Una volta vinta questa cupidigia, bisogna guardarsi dalla superbia. È difficile
infatti che si degni di mettersi alla pari con gli altri, chi non desidera più di piacere
loro e si ritiene pieno di virtù. Il timore è perciò ancora necessario, affinché non gli
sia tolto anche quello che crede di avere e, legato mani e piedi, sia gettato fuori
11
nelle tenebre . Perciò il timore di Dio non solo incomincia, ma porta anche a
12
perfezione la sapienza dell’uomo che ama Dio sopra ogni cosa e il prossimo come
se stesso. Quali poi siano i pericoli e le difficoltà da temersi in questo cammino e
quali i rimedi da adottare, è un’altra questione.
37. - COLUI CHE È SEMPRE NATO
Chi è sempre nato è migliore di chi nasce sempre. Chi nasce sempre, non è ancora
nato; e se nasce sempre, non è mai nato e non sarà mai nato. Altro infatti è nascere,
altro essere nato. Per questo non c’è mai un figlio, se non è mai nato. Ma un figlio,
poiché è nato, è sempre figlio: quindi è sempre nato.
38. - LA STRUTTURA DELL’ANIMA
Una cosa è la natura, altra la scienza, altra l’attività: tutte queste cose sono però
comprese in una sola anima, senza diversità di sostanza; una cosa inoltre è l’indole,
altra la virtù, altra la tranquillità: anch’esse fanno parte di un’unica e medesima
sostanza. L’anima infine è sostanzialmente diversa da Dio, ancorché creata da lui,
mentre Dio è la santissima Trinità, che molti conoscono a parole e pochi in realtà. È
necessario esaminare con somma diligenza ciò che dice il Signore Gesù: Nessuno
viene a me se il Padre non l’avrà attirato ; e: Nessuno viene al Padre se non per mezzo di
13
me ; e: Egli vi guiderà alla verità tutta intera .
14
15