Page 11 - 83 Questioni diverse
P. 11
bontà. Chi è in grado di conoscere cos’è la potenza e la sapienza di Dio può
1
discernere quali sono i peccati veniali; chi è in grado di conoscere cos’è la bontà di
Dio può valutare quali peccati meritano una determinata pena sia in terra che nel
secolo futuro. E dopo aver ben valutato tutto ciò, si può giudicare, con probabilità,
chi non deve essere sottoposto alla penitenza luttuosa e lacrimevole, sebbene
confessi i suoi peccati, e chi invece non può sperare salvezza, a meno che non offra
a Dio come sacrificio uno spirito contrito dalla penitenza.
27. - LA PROVVIDENZA
Può avvenire che la divina Provvidenza punisca o salvi mediante un uomo cattivo.
L’empietà dei Giudei ha infatti soppiantato i Giudei e salvato le Genti. Può anche
accadere che la divina Provvidenza condanni o aiuti mediante un uomo buono,
come dice l’Apostolo: Noi siamo per gli uni odore di vita per la vita e per gli altri odore
di morte per la morte . Ma poiché ogni tribolazione è castigo per gli empi e prova
2
per i giusti - una stessa trebbiatrice, da cui prende nome la tribolazione, trita la
paglia e libera il grano dalla paglia -, anche la pace e la quiete dalle molestie
corporali tornano a vantaggio dei buoni e a danno dei cattivi: è la divina
Provvidenza a regolare tutto questo secondo i meriti delle anime. I buoni tuttavia
non ricercano l’aiuto della tribolazione né i cattivi amano la pace. Costoro
pertanto, perché sono strumenti inconsapevoli di ciò che avviene, ricevono la
ricompensa della loro malizia non della giustizia che dipende da Dio. Allo stesso
modo non viene imputato ai buoni, desiderosi di giovare, ciò che danneggia
qualcuno, ma viene concesso il premio della benevolenza alla buona intenzione.
Ugualmente anche il resto della creazione, a seconda dei meriti delle anime
razionali, o è percepito o è nascosto, o è dannosa o utile. Poiché il sommo Dio
governa saggiamente tutto il creato, nel mondo non c’è nessun disordine e nessuna
ingiustizia, sia che noi ne siamo consapevoli o meno. Ma l’anima peccatrice è
parzialmente danneggiata: poiché a causa delle sue colpe si trova dov’è giusto che
sia un tale essere e subisce quanto è giusto che subisca un tale essere, non riesce
tuttavia con la sua deformità a sfigurare l’insieme del regno di Dio. Dunque,
poiché non conosciamo totalmente quanto realizza a nostro vantaggio l’ordine
divino, operiamo secondo la legge con la sola buona volontà; per il resto lasciamoci
guidare dalla legge, poiché la legge stessa permane immutabile e governa tutte le
cose mutevoli con un perfettissimo regolamento. Quindi gloria a Dio nel più alto dei
cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà .
3
28. - PERCHÉ DIO HA VOLUTO CREARE IL MONDO
Chi si domanda perché Dio ha voluto creare il mondo, cerca la causa della volontà
di Dio. Ma ogni causa è efficiente. Ora ogni efficiente è maggiore dell’effetto
prodotto. Ma niente è maggiore della volontà di Dio. Non c’è dunque motivo di
cercarne la causa.
29. - NELL’UNIVERSO ESISTE L’ALTO E IL BASSO?