Page 7 - 83 Questioni diverse
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12. - SENTENZA DI UN SAPIENTE

                  " Impegnatevi ", egli dice, " o miseri mortali, sforzatevi perché lo spirito maligno
                  non inquini mai questa dimora; insinuatosi attraverso i sensi non vìoli la santità
                  dell’anima e offuschi la luce dell’intelligenza. Questo male s’infiltra in tutti gli aditi
                  dei sensi: si presta alle figure, si adatta ai colori, s’inserisce nei suoni; si cela nella
                  collera e nei discorsi menzogneri; si mischia agli odori, s’immerge nei sapori e,
                  attraverso movimenti torbidi e disordinati, oscura i sensi con sensazioni tenebrose;
                  riempie di caligine tutti i meandri dell’intelligenza, attraverso i quali l’irradiazione
                  del pensiero sprigiona abitualmente la luce della ragione. E poiché è irradiazione
                  della luce  celeste  e  in essa c’è  il riflesso della divina presenza, in questa luce
                  risplende  Dio,  la  volontà  retta,  il  merito  della  buona  azione.  Dio  è  ovunque
                  presente; si trova in ognuno di noi quando la purezza illibata del nostro spirito ha
                  coscienza di essere alla sua presenza. Quando la vista degli occhi è difettosa non
                  avverte la presenza di ciò che non riesce a vedere - infatti l’immagine presente
                  delle cose sta invano davanti agli occhi, se gli occhi mancano d’integrità - così
                  anche Dio, che non è mai assente, è presente invano agli spiriti corrotti: la cecità
                  dello spirito non lo può vedere ".

                       13. - QUALE SEGNO DIMOSTRA CHE GLI UOMINI SONO SUPERIORI AGLI ANIMALI?

                  Tra le molte prove con le quali si può mostrare che l’uomo supera le bestie con la
                  ragione,  questa  è  a  tutti  manifesta:  le  bestie  possono  essere  domate  e
                  addomesticate dagli uomini, gli uomini giammai dalle bestie.

                         14. - IL CORPO DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO NON ERA UN’APPARENZA

                  Se il corpo di Cristo fosse stato un’apparenza, Cristo ci avrebbe ingannato e, se ci
                  avesse ingannato, egli non sarebbe la verità. Ora Cristo è la verità. Il suo corpo
                  quindi non fu un’apparenza.

                                                   15. - L’INTELLETTO

                  Chiunque conosce se stesso, comprende se stesso. Chi poi comprende se stesso, è
                  limitato a se stesso. Ora l’intelletto si conosce: dunque è limitato a se stesso. Non
                  desidera essere infinito, anche se lo potesse; desidera invece essere consapevole di
                  se stesso, perché si ama.

                                                  16. - IL FIGLIO DI DIO

                  Dio è la causa di tutto ciò che è. Ma la causa di tutte le cose è anche la causa della
                  propria sapienza. Ora Dio non è mai senza la sapienza. Pertanto la causa della sua
                  sapienza eterna è eterna e non precede nel tempo la sua sapienza. Inoltre se è
                  proprio di Dio essere eternamente Padre, non ci fu mai tempo in cui non era Padre,
                  né è mai stato senza il Figlio.
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