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Quando poi l’anima con la volontà, cioè con quel movimento che non è locale,
muove il suo corpo nello spazio, non ne consegue che anch’essa si muova
localmente. Allo stesso modo noi vediamo che qualcosa è mossa localmente da un
perno per un grande spazio, mentre il perno stesso non cambia affatto posizione.
9. - LA VERITÀ PUÒ ESSERE PERCEPITA DAI SENSI DEL CORPO?
Tutto ciò che il senso corporeo percepisce è detto sensibile ed è soggetto a continuo
mutamento : così avviene, ad esempio, nella crescita dei capelli del nostro capo, o
nell’invecchiamento del corpo o nello sviluppo della giovinezza. Tutto ciò si
verifica continuamente senza interruzione del movimento. Ora ciò che non sta
fermo non può essere percepito: si percepisce infatti solo ciò che può essere colto
dalla scienza, e non si può conoscere ciò che muta incessantemente. Non si deve
dunque aspettare dai sensi del corpo la verità autentica. Qualcuno non dica che vi
sono oggetti sensibili che rimangono sempre nello stesso stato e ci ponga avanti il
caso del sole e delle stelle, sui quali non è facilmente possibile convincersi.
Certamente non c’è nessuno che non sia costretto ad ammettere che non vi è alcuna
cosa sensibile che non presenti una tale apparenza di falsità da non potersi
distinguere. Tralasciando altri casi, tutto ciò che sentiamo mediante il corpo suscita
in noi delle immagini come se fosse presente, anche quando non è presente ai
sensi, come nel sonno o nell’allucinazione. In questi casi siamo assolutamente
incapaci di distinguere se si tratta di percezioni sensibili o di immagini di cose
sensibili. Se pertanto sono immagini false di cose sensibili e non possono essere
distinte dagli stessi sensi - e non si percepisce nulla all’infuori di ciò che si
distingue dal falso -, vuol dire che il criterio di verità non è riposto nei sensi. Siamo
perciò molto salutarmente invitati a distoglierci da questo mondo corporeo e
sensibile e a rivolgerci con tutto l’ardore a Dio, cioè alla Verità, colta con l’intelletto
e il pensiero interiore, che rimane sempre uguale a se stessa e non ha alcuna
somiglianza con la falsità, sì da non poterla distinguere.
10. - IL CORPO VIENE DA DIO?
Ogni bene è da Dio; ogni cosa bella, in quanto è bella, è buona. È bello tutto ciò che
ha una forma. Ogni corpo, per essere corpo, rientra in una forma. Ogni corpo
quindi è da Dio.
11. - PERCHÉ CRISTO È NATO DA DONNA?
Quando Dio libera, non libera solo una parte, ma tutto l’essere che si trova in
pericolo. La Sapienza dunque e la Potenza di Dio, ossia il Figlio unigenito,
assumendo l’umanità, ha manifestato la liberazione dell’uomo. Ora la liberazione
dell’uomo doveva trasparire nei due sessi. Dovendo quindi assumere la natura
dell’uomo, che è il sesso più ragguardevole, era logico che la liberazione del sesso
femminile si mostrasse da questo fatto: che quell’Uomo è nato da donna.