Page 7 - Vita di Martino
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dei nemici, tuttavia, affinché i suoi santi sguardi non fossero oltraggiati anche
dalla morte di altri, soppresse la necessità del combattimento. 9. Infatti Cristo si
sentì costretto a offrire in favore del suo soldato soltanto una vittoria nella
quale, sottomessi i nemici senza spargimento di sangue, nessuno avesse a
morire.
5,1. Poi, lasciato il servizio militare, Martino si recò presso sant’Ilario, vescovo
della città di Poitiers, la cui fede, in materia delle cose di Dio, si trovava allora
provata e riconosciuta, e presso di lui dimorò un po’ di tempo. 2. Il medesimo
Ilario tentò, conferitagli la funzione di diacono, di stringerlo più saldamente a
sé e di legarlo al servizio di Dio; ma avendo egli rifiutato più volte,
proclamando di essere indegno, quel sacerdote di così alto ingegno comprese
che Martino avrebbe potuto essere impegnato in un sol modo, se gli si
conferisse un incarico nel quale apparisse una certa umiliazione. E così lo invitò
con insistenza a essere esorcista. Egli non ricusò tale ordinazione, perché non
sembrasse di averla in dispregio come troppo umile. 3. E non molto dopo,
esortato in sogno a visitare con religiosa sollecitudine la patria e i genitori,
ancora prigionieri del paganesimo, partì con il consenso di sant’Ilario, da molte
sue preghiere e lacrime impegnato a tornare. Con tristezza – così dicono – egli
intraprese quel lungo viaggio, avendo assicurato ai fratelli di dover affrontare
molte avversità: ciò che poi i fatti confermarono. 4. Per prima cosa, tra le Alpi,
seguendo impervi sentieri, cadde in mano ai briganti. E avendo uno di costoro,
sollevata la scure, librato il colpo sul suo capo, un altro fermò la mano di chi
stava per ferire; legategli tuttavia le mani dietro il dorso, venne consegnato a
uno di loro che lo sorvegliasse e lo spogliasse. E questi, condottolo in luoghi
remoti, prese a chiedergli chi fosse. Rispose d’essere un cristiano. 5. Gli chiese
quindi se avesse paura. Allora con estrema fermezza dichiarò di non essersi mai
sentito tanto sicuro, perché sapeva che la misericordia di Dio si sarebbe
manifestata soprattutto durante le prove della vita; egli piuttosto si doleva per
lui, come di chi, esercitando il brigantaggio, era indegno della misericordia di
Cristo. 6. E prendendo a trattare del Vangelo, predicava al brigante la parola di
Dio. Perché indugiare più a lungo? Il brigante credette, e mettendosi al seguito
di Martino lo ricondusse sulla via giusta, chiedendogli di pregare Dio per lui.
Egli stesso, poi, fu visto condurre vita ascetica, così che i fatti appena ricordati si
possono dire ascoltati dalle sue stesse labbra.
6,1. Dunque, avendo Martino proseguito il suo viaggio, dopo ch’ebbe
oltrepassato Milano, durante il cammino gli si fece incontro il diavolo, preso
aspetto umano, chiedendogli dove si dirigesse. Ed essendosi avuta da Martino
questa risposta, che là egli si dirigeva dove il Signore lo chiamava, gli disse: 2.
«Dovunque andrai e qualunque cosa tenterai, troverai il diavolo davanti a te».
Allora Martino rispondendogli con parole del profeta, disse: «Il Signore è il mio
sostegno; non temerò che cosa possa farmi l’uomo» (Sal 117,6). E subito il