Page 11 - Utilità del Credere
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continenza, sostiene che questo filosofo ha riposto il sommo bene nella virtù
                  e perciò non è da biasimare. Quale danno, infatti, può provocare a costui
                  l’errore di Epicuro, il quale crede che il piacere del corpo sia il sommo bene
                  dell’uomo, dal momento che egli non ha aderito a questa opinione così turpe
                  e pericolosa, ed Epicuro gli piace semplicemente perché non ritiene che egli
                  abbia sostenuto idee che non è opportuno sostenere? Questo errore non solo
                  è umano, ma spesso è anche il più degno per l’uomo. Supponiamo che mi
                  venisse riferito di qualcuno che amo che abbia dichiarato in presenza di
                  molti ascoltatori che, sebbene abbia già la barba, la fanciullezza e l’infanzia
                  gli piacciono tanto da risolversi, con giuramento, a vivere in questo modo e
                  che ciò mi fosse provato al punto che sarebbe sfrontato da parte mia negarlo;
                  in  tal  caso  sembrerei  forse  da rimproverare  se pensassi che, con questa
                  dichiarazione, aveva voluto significare che gli piaceva l’innocenza e il cuore
                  non contaminato da quelle cupidigie che travolgono il genere umano e per
                  questo motivo lo amassi molto più di quanto lo amavo prima, anche se lui,
                  forse,  negli  anni  della  giovinezza,  come  uno  stolto,  si  è  fatto  prendere
                  dall’amore  per  questa  libertà  nel  giocare  e  nel  mangiare,  e  per  l’ozio
                  indolente? Supponi poi che egli sia morto dopo che queste notizie mi furono
                  riferite, e che non abbia potuto interrogarlo in modo da fargli manifestare il
                  suo pensiero; ci sarebbe forse qualcuno così perverso da adirarsi contro di
                  me, qualora lodassi il proposito e la volontà dell’uomo proprio in base alle
                  parole che mi erano state riferite? Di più, anche chi giudica in modo giusto
                  tutte  le  cose forse esiterebbe a lodare  la mia opinione e  la mia volontà,
                  qualora mi piacesse l’innocenza e, in un caso dubbioso, io uomo esprimessi
                  un apprezzamento piuttosto favorevole su di un uomo, benché mi sia anche
                  consentito di esprimerne uno sfavorevole?

                  Tre differenti tipi di scritti.
                  5. 11. Alla luce di quanto detto, fai attenzione ad altrettante connessioni e
                  differenze che ci sono tra le stesse opere degli scrittori. È necessario appunto
                  che vi sia corrispondenza. Infatti, o qualcuno ha scritto qualcosa di utile, ma
                  non è stato compreso in modo utile da un altro, oppure sono state fatte
                  entrambe le cose, ma inutilmente; oppure chi legge comprende in modo
                  utile, mentre chi viene letto ha scritto in senso diverso. Non ho nulla da
                  obiettare  nei  confronti  del  primo  di  questi  tre  casi  e  non  mi  occupo
                  dell’ultimo; infatti né posso biasimare l’uomo che, senza alcuna sua colpa, è
                  stato male compreso, né posso provare contrarietà che venga letto chi non ha
                  visto il vero, se vedo che la cosa non comporta alcun danno per i suoi lettori.
                  Vi è dunque un solo genere eccellente e, per così dire, completamente libero
                  da impurità: è quello in cui anche gli scritti sono buoni e sono presi in senso
                  buono da chi legge. Tuttavia, anche questo genere si divide in due parti;
                  infatti non escludo del tutto l’errore. Di solito appunto capita che, quando lo
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