Page 9 - Regola di San Benedetto
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scritto: «Lo stolto non si corregge con le parole»    29.  e anche: «Battendo tuo figlio
                  con la verga, salverai l’anima sua dalla morte».   L’abate deve sempre ricordarsi
                                                                      30.
                  quel che è e come viene chiamato, nella consapevolezza che sono maggiori le esi-
                                                                          31.
                  genze poste a colui al quale è stato affidato di più.   Bisogna che prenda chiara-
                  mente coscienza di quanto sia difficile e delicato il compito che si è assunto di diri-
                  gere le anime e porsi al servizio dei vari temperamenti, incoraggiando uno, rim-
                  proverando un altro e correggendo un terzo:   perciò si conformi e si adatti a tutti,
                                                                  32.
                  secondo la rispettiva indole e intelligenza, in modo che, invece di aver a lamentare
                  perdite nel gregge affidato alle sue cure, possa rallegrarsi per l’incremento del nu-
                  mero dei buoni.   Soprattutto si guardi dal perdere di vista o sottovalutare la sal-
                                    33.
                  vezza delle anime, di cui è responsabile, per preoccuparsi eccessivamente delle re-
                  altà terrene, transitorie e caduche,   ma pensi sempre che si è assunto l’impegno di
                                                       34.
                  dirigere delle anime, di cui un giorno dovrà rendere conto   e non cerchi una scu-
                                                                                 35.
                  sante nelle eventuali difficoltà economiche, ricordandosi che sta scritto : «Cercate
                  anzitutto il regno di Dio e la sua giustizia e tutte queste cose vi saranno date in so-
                  prappiù»   e anche: «Nulla manca a coloro che lo temono».   Sappia inoltre che
                             36.
                                                                                    37.
                  chi si assume l’impegno di dirigere le anime deve prepararsi a renderne conto   e
                                                                                                       38.
                  stia certo che, quanti sono i monaci di cui deve prendersi cura, tante solo le anime
                  di cui nel giorno del giudizio sarà ritenuto responsabile di fronte a Dio, natural-
                  mente oltre che della propria.   Così nel continuo timore dell’esame a cui verrà
                                                    39.
                  sottoposto il pastore riguardo alle pecore che gli sono state affidate mentre si pre-
                  occupa del rendiconto altrui, si fa più attento al proprio   e corregge i suoi perso-
                                                                               40.
                  nali difetti, aiutando gli altri a migliorarsi con le sue ammonizioni.



                  Capitolo III - La consultazione della comunità


                   1.
                       Ogni  volta  che  in  monastero  bisogna  trattare  qualche  questione  importante,
                                                                                                         2.
                  l’abate convochi tutta la comunità ed esponga personalmente l’affare in oggetto.
                  Poi, dopo aver ascoltato il parere dei monaci, ci rifletta per proprio conto e faccia
                  quel che gli sembra più opportuno.    Ma abbiamo detto di consultare tutta la co-
                                                          3.
                  munità, perché spesso è proprio al più giovane che il Signore rivela la soluzione
                  migliore.    I monaci poi esprimano il loro parere con tutta umiltà e sottomissione,
                             4.
                  senza pretendere di imporre a ogni costo le loro vedute;    comunque la decisione
                                                                                5.
                  spetta all’abate e, una volta che questi avrà stabilito ciò che è più conveniente, tutti
                  dovranno obbedirgli.    D’altra parte, come è doveroso che i discepoli obbediscano
                                          6.
                                                                                                         7.
                  al maestro, così è bene che anche lui predisponga tutto con prudenza ed equità.
                  Dunque in ogni cosa tutti seguano come maestra la Regola e nessuno osi allonta-
                  narsene.    Nessun membro della comunità segua la volontà propria,    né si az-
                             8.
                                                                                               9.
                  zardi a contestare sfacciatamente con l’abate, dentro o fuori del monastero.   Chi
                                                                                                    10.
                  si permette un simile contegno, sia sottoposto alle punizioni previste dalla Regola.
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