Page 6 - Regola di San Benedetto
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indica la via che porta a quella tenda:   «Chi cammina senza macchia e opera la
                                                            25.
                  giustizia;   chi pronuncia la verità in cuor suo e non ha tramato inganni con la sua
                            26.
                  lingua;   chi non ha recato danni al prossimo, né ha accolto l’ingiuria lanciata con-
                          27.
                  tro di lui»;   chi ha sgominato il diavolo, che malignamente cercava di sedurlo con
                              28.
                  le sue suggestioni, respingendolo dall’intimo del proprio cuore e ha impugnato co-
                  raggiosamente le sue insinuazioni per spezzarle su Cristo al loro primo sorgere;
                                                                                                        29.
                  gli uomini timorati di Dio, che non si insuperbiscono per la propria buona condot-
                                                                                                        30.
                  ta e, pensando invece che quanto di bene c’è in essi non è opera loro, ma di Dio,
                  lo esaltano proclamando col profeta: «Non a noi, Signore, non a noi, ma al tuo no-
                  me dà gloria!».   Come fece l’apostolo Paolo, che non si attribuì alcun merito della
                                   31.
                  sua predicazione, ma disse:» Per grazia di Dio sono quel che sono»   e ancora: «chi
                                                                                         32.
                  vuole gloriarsi, si glori nel Signore».   Perciò il Signore stesso dichiara nel Vange-
                                                          33.
                  lo: «Chi ascolta da me queste parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo
                  saggio il quale edificò la sua casa sulla roccia.   E vennero le inondazioni e soffia-
                                                                    34.
                  rono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata
                  sulla roccia».   Dopo aver concluso con queste parole il Signore attende che, gior-
                                 35.
                                                                                      36.
                  no per giorno, rispondiamo con i fatti alle sue sante esortazioni.   Ed è proprio per
                  permetterci di correggere i nostri difetti che ci vengono dilazionati i giorni di que-
                  sta vita   secondo le parole dell’Apostolo: «Non sai che con la sua pazienza Dio
                           37.
                  vuole portarti alla conversione?»   Difatti il Signore misericordioso afferma: «Non
                                                      38.
                                                                                 39.
                  voglio la morte del peccatore, ma che si converta e viva».   Dunque, fratelli miei,
                  avendo chiesto al Signore a chi toccherà la grazia di dimorare nella sua tenda, ab-
                  biamo appreso quali sono le condizioni per rimanervi, purché sappiamo compor-
                  tarci nel modo dovuto.   Perciò dobbiamo disporre i cuori e i corpi nostri a milita-
                                           40.
                  re sotto la santa obbedienza.   Per tutto quello poi, di cui la nostra natura si sente
                                                 41.
                  incapace, preghiamo il Signore di aiutarci con la sua grazia.   E se vogliamo arri-
                                                                                   42.
                  vare alla vita eterna, sfuggendo alle pene dell’inferno,   finche c’è tempo e siamo
                                                                             43.
                  in questo corpo e abbiamo la possibilità di compiere tutte queste buone azioni,
                                                                                                        44.
                  dobbiamo correre e operare adesso quanto ci sarà utile per l’eternità.       45.  Bisogna
                  dunque istituire una scuola del servizio del Signore   nella quale ci auguriamo di
                                                                          46.
                  non prescrivere nulla di duro o di gravoso;   ma se, per la correzione dei difetti o
                                                                 47.
                  per il mantenimento della carità, dovrà introdursi una certa austerità, suggerita da
                  motivi di giustizia,   non ti far prendere dallo scoraggiamento al punto di abban-
                                       48.
                  donare la via della salvezza, che in principio è necessariamente stretta e ripida.
                                                                                                        49.
                  Mentre invece, man mano che si avanza nella vita monastica e nella fede, si corre
                  per la via dei precetti divini col cuore dilatato dall’indicibile sovranità dell’amore.
                  50.  Così, non allontanandoci mai dagli insegnamenti di Dio e perseverando fino alla
                  morte nel monastero in una fedele adesione alla sua dottrina, partecipiamo con la
                  nostra sofferenza ai patimenti di Cristo per meritare di essere associati al suo re-
                  gno.
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