Page 8 - Rationale Divinorum Officiorum
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cano i pellegrini e allegoricamente è la chiesa militante, e tropologicamen-
te tutta l’anima fedele; infine anagogicamente, la Gerusalemme, o la pa-
tria celeste. Riguardo a queste cose, si possono vedere altri esempi nelle
lezioni che si leggono il Sabato Santo. Ora, in quest’opera, la maggior par-
te delle volte sono usati questi stessi diversi sensi, e si passa alternativa-
mente dall’uno all’altro, come il lettore assiduo potrà chiaramente vedere.
XIII. DELLA FORMULAZIONE
E visto che nessuno è sottoposto a diverse eccezioni e interdizioni, non gli
viene nemmeno impedito di spiegare, in lode a Dio, le cerimonie della
Chiesa in varie maniere, assicuratosi però che la fede dimori senza fallo.
XIV. DELLA MOLTEPLICITÀ DEI RITI
Occorre in effetti considerare che esiste un grande numero di usi differen-
ti nella celebrazione del culto divino, poiché quasi ogni Chiesa ha le sue
proprie osservanze alle quali è strettamente legata, e non si deve ritenere
come cosa riprovevole e assurda il venerare Dio e i Santi in diversi con-
certi o modulazioni e con differenti osservanze, giacché la stessa Chiesa
trionfante, secondo il profeta, «è ornata di abiti di diversi colori» (Sal 41), vi-
sto che peraltro, nell’amministrazione stessa dei sacramenti della Chiesa,
la varietà delle cerimonie è tollerata dal diritto della consuetudine.
XV. DELLA MOLTEPLICITÀ DELLE FONTI
Cosa che ha fatto dire a Sant’Agostino che noi abbiamo ricevuto dalla
santa Scrittura qualcuno degli insegnamenti della Chiesa sull’Ufficio di-
vino, mentre certi altri invece derivano dalla tradizione apostolica, ri-
mangono fuori delle Scritture e sono stati confermati dai successori degli
Apostoli, altri ancora sono stati invece così consolidati dal costume e seb-
bene se ignori l’istituzione, l’uso li approva e si deve a essi obbedienza o
osservanza.
XVI. DELLA SCELTA DELL’AUTORE
Lo spirito del lettore non si deve dunque stupire se leggera per caso in
questo opuscolo ciò che egli non conosce essere osservato nella propria
Chiesa, o se non ritroverà ciò che vi è osservato. In effetti, non trattiamo
qui delle cose speciali in ogni contesto, ma dei riti comuni e i più usuali,
perché abbiamo deciso di esporre la dottrina comune e non la particolare,