Page 7 - Rationale Divinorum Officiorum
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le parole o delle cose mistiche, come in questo brano: «Uscirà un ramo dal
tronco di Isaia», che vuol dire chiaramente: «La vergine Maria nascerà dalla
razza di Davide, che fu figlio di Isaia». Riguardo le cose mistiche, per esem-
pio, il popolo liberato dalla schiavitù d’Egitto con il sangue dell’Agnello,
vuole significare che la Chiesa è stata strappata dalla servitù del demonio
attraverso la passione di Cristo. La parola allegoria deriva da goron che
significa in greco estraneo, e dà allo senso, come se si dicesse senso estra-
neo.
XI. DELLA TROPOLOGIA
La tropologia è la conversione del discorso ai costumi, o un modo di par-
lare morale per correggere e per formare i costumi, e la si può considerare
in due modi: mistica o chiara; «Che i tuoi vestiti siano sempre bianchi, e non
dimenticare di ungere la tua testa d’olio», cioè: «che le tue opere siano pure, e
che la carità non esca mai dal tuo animo». E in questo brano: «Bisogna che Da-
vide uccida in noi Golia», cioè «che l’umiltà uccida l’orgoglio». In un modo
chiaro come qui: «Dividi e rompi il tuo pane con colui che ha fame», e in que-
sto altro punto: «Non amiamo con la lingua o con le parole, ma con le nostre
opere e nella carità» (Is 11, Es 14, Eccl 6, 1Sam 17, Is 58, 1Gv 4). La parola
tropologia deriva da tropos che significa conversione o cambiamento, e da
logos parola, come se si dicesse parola cambiata.
XII. DELL’ANAGOGIA
Anagogia deriva da ana in alto, e da ago io conduco, come se si dicesse di-
rezione in alto. Per questo il senso anagogico è chiamato così, poiché con-
duce dalle cose visibili a quelle invisibili; così per esempio la luce fatta, il
primo giorno significa la cosa invisibile, cioè la natura angelica creata
all’inizio. L’anagogia è dunque l’espressione di un senso che conduce alle
cose alte o alla Chiesa, in altre parole alla Trinità e agli ordini degli Angeli
e parla, attraverso discorsi chiari e mistici, della ricompensa futura e della
vita che verrà che sta nei cieli. In parole chiare, in questo luogo: «Beati
quelli che hanno il cuore puro, perché vedranno Dio». In termini mistici, come:
«Beati quelli che lavano i loro vestiti nel sangue dell’Agnello, perché avranno il
potere di raccogliere il frutto dell’albero della vita, ed entreranno nella città at-
traverso le porte». Passo che chiaramente significa: «Beati coloro che purifica-
no i loro pensieri, perché avranno il potere di vedere Dio, che è la strada, la verità
e la vita, e che, attraverso la dottrina, cioè attraverso l’esempio dei Padri, entre-
ranno nel regno dei cieli» (Gen 1, Mt 5, Ap 22, Gv 12). Parimenti, Gerusa-
lemme significa storicamente la città terrestre con questo nome ove si re-