Page 27 - Rationale Divinorum Officiorum
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così gli uomini stanno dalla parte del mezzogiorno, mentre le donne dal
                  lato nord o nord-est, per dimostrare che i santi più fermi nella fede devo-
                  no resistere alle più grandi tentazioni di questo mondo, mentre i più de-
                  boli devono essere esposti a più piccoli o minori assalti, perciò il sesso più
                  forte deve rimanere  in un  luogo più scoperto e  più esposto, perché se-
                  condo l’apostolo: «Dio è giusto e fedele nelle sue promesse, e non permetterebbe
                  che noi fossimo tentati aldilà delle nostre forze». Questo assomiglia anche e si
                  riferisce alla visione di Giovanni: egli vide, in effetti, l’angelo della forza
                  porre il proprio piede destro sul mare (Ap 10, 1Cor 2), perché si oppon-
                  gono le membra più forti ai più gravi pericoli. Secondo altri, gli uomini
                  sono nella parte anteriore e le donne nella parte posteriore, per significare
                  che l’uomo è la testa della femmina, e per questo è la sua guida e il suo
                  capo.

                  XLVII. DEL VELO DELLE DONNE

                  La donna deve inoltre avere in chiesa la testa velata, poiché essa non è
                  l’immagine di Dio e anche perché è a causa sua che è iniziata la prevari-
                  cazione nel mondo, ed ecco perché nella chiesa, per rispetto del prete (che
                  è il vicario di Cristo), essa deve stare davanti a lui come davanti al suo
                  giudice a causa dell’origine del peccato di cui è accusata: avrà dunque la
                  testa velata, e non scoperta. È anche in ragione dello stesso rispetto che
                  non le è permesso di parlare nella chiesa davanti al prete. Ma, un tempo,
                  gli uomini e le donne, si curavano la capigliatura, entravano in chiesa e vi
                  restavano seduti a testa nuda, pieni di vanità a causa dei loro capelli, cosa
                  che era disonesta.

                  XLVIII.  DELLE  PAROLE  DA  PRONUNCIARSI  NELLA  CHIESA,
                  DELL’ATTITUDINE GIUSTA E DEL TOGLIERSI LE SCARPE

                  Quale conversazione, quali discorsi si devono fare in chiesa? L’apostolo
                  ce lo insegna, quando dice: «Parlate a voi stessi nel canto dei salmi, degli inni
                  e dei canti spirituali». Si vede da ciò, che occorre astenersi dalle parole su-
                  perflue, come dice Crisostomo: «Entrando nel palazzo del re, ricomponi il tuo
                  viso e il tuo portamento, perché gli angeli del Signore sono presenti, e la casa di
                  Dio è piena di virtù spirituali». E il Signore disse a Mosè, e l’angelo a Gio-
                  suè: «Togli i sandali dai tuoi piedi, perché il luogo dove sei è santo» (Ef 5, Gs 5).

                  XLIX. DELLA CHIESA COME RIFUGIO
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