Page 8 - Prediche di Meister Eckhart
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eterno, e sono ora, e rimarrò in eterno. Cosa invece sono secondo il mio
esser nato, dovrà morire ed essere annientato, perché è mortale, e perciò
deve corrompersi col tempo. Nella mia nascita eterna nacquero tutte le
cose, ed io fui causa originaria di me stesso e di tutte le cose; e, se non lo
avessi voluto, né io né le cose sarebbero; ma se io non fossi neanche Dio
sarebbe: io sono causa originaria dell’esser Dio da parte di Dio; se io non
fossi, Dio non sarebbe Dio. Ma non è necessario capire questo.
Un grande maestro dice che la sua irruzione è più nobile del suo sgorgare,
e questo è vero. Quando io sgorgai da Dio, allora tutte le cose dissero: Dio
è. Ma questo non può rendermi beato, perché in questo mi riconosco come
creatura. Ma nella irruzione, in cui sono libero del mio proprio volere e del
volere di Dio e di tutte le sue opere e di Dio stesso, là io sono al di sopra di
tutte le creature, e non sono Dio né creatura, ma piuttosto sono quello che
ero, e quello che sarò ora e sempre. Là ricevetti uno slancio, capace di
portarmi sopra tutti gli angeli. In questo slancio, ricevetti una così grande
ricchezza, che Dio non può bastarmi, con tutto quello che è in quanto Dio,
e con tutte le sue opere divine; infatti, in questa irruzione mi è toccato in
sorte di essere una sola cosa con Dio. Allora io sono quello che ero, e non
aumento né diminuisco, perché là sono una causa prima immobile, che
muove tutte le cose. Qui Dio non trova alcun luogo nell’uomo, perché
l’uomo conquista con questa povertà quel che è stato in eterno, e che
sempre sarà. Qui Dio è una sola cosa con lo spirito, e questa è la povertà
più vera che si possa trovare. Chi non comprende questo discorso, non
affligga per ciò il suo cuore. Perché l’uomo non può comprendere questo
discorso, finché non diventa uguale a questa verità. Infatti si tratta di una
verità senza veli, che giunge immediatamente dal cuore di Dio.
Dio ci aiuti a vivere in modo da poterla conoscere in eterno. Amen.
Nolite timere eos qui corpus occidunt, animam autem occidere non
possunt
“Non temete chi vi vuole uccidere nel corpo”, giacché lo spirito non uccide
lo spirito. Lo spirito dà vita allo spirito. Chi vi vuole uccidere, è il sangue e
la carne. Cosa è carne e sangue, insieme muore. La parte più nobile nella
creatura è il sangue, se esso vuole rettamente; ma il sangue è anche la parte
più trista nella creatura, se vuole malvagiamente. Se il sangue vince la
carne, l’uomo è umile, paziente, casto, ed ha in sé tutte le virtù. Se invece la
carne vince il sangue, l’uomo diviene superbo, iracondo e impudico, ed ha
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