Page 4 - Prediche di Meister Eckhart
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La povertà è di due tipi. V’è una povertà esteriore, che è buona e molto da
                  lodare  nell’uomo  che  la  prende  su  di  sé  volontariamente,  per  amore  di
                  nostro Signore Gesù Cristo, perché egli stesso l’ha praticata sulla terra. Di
                  questa  povertà  non  voglio  dire  altro.  C’è  però  un’altra  povertà,  una
                  povertà interiore, che è da comprendere in quella parola di nostro Signore
                  che dice: “Beati sono i poveri nello spirito”. Ora vi prego di essere poveri
                  in  tal  modo,  per  poter  capire  questo  discorso,  perché  -  ve  lo  dico  nella
                  eterna verità - non mi comprenderete se non vi rendete uguali a questa
                  verità di cui ora vogliamo parlare.


                  Alcune persone mi hanno chiesto cosa sia la povertà in se stessa, e cosa un
                  uomo povero. Ora vogliamo rispondere.


                  Il  vescovo  Alberto  dice  che  è  un  uomo  povero  quello  che  non  può
                  contentarsi  di  tutte  le  cose  create  da  Dio,  e  questo  è  ben  detto.  Ma  noi
                  diciamo ancora meglio e prendiamo la povertà in un significato più alto: è
                  un  uomo  povero  quello  che  niente  vuole,  niente  sa,  niente  ha.  Voglio
                  parlare di questi tre punti, e vi prego per amor di Dio di comprendere, se
                  potete,  questa  verità.  Se  poi  non  la  comprendete,  non  vi  affliggete  per
                  questo, perché io vi parlo di una verità tale che solo poche persone buone
                  la comprenderanno.


                  In  primo  luogo  diciamo  che  è  uomo  povero  quello  che  niente  vuole.
                  Alcune persone non comprendono bene questo senso, e si tratta di quelli
                  che, nella penitenza e nell’esercizio esteriore, si tengono ben aggrappati al
                  proprio io personale,  che  ritengono  importante.  Dio  abbia  misericordia,
                  perché questa gente sa davvero poco della verità divina! Queste persone
                  sono chiamate sante a motivo dell’apparenza esteriore, ma interiormente
                  sono asini, giacché non comprendono il senso proprio della verità divina.
                  Esse dicono che è uomo povero quello che niente vuole, ma lo interpretano
                  così:  che  l’uomo  debba  vivere  senza  mai  compiere  il  proprio  volere,  in
                  niente, e piuttosto sforzarsi di compiere la dolcissima volontà di Dio. Tali
                  persone  sono  nel  giusto,  perché  la  loro  opinione  è  buona,  e  perciò
                  vogliamo lodarle. Nella sua misericordia, Dio doni loro il regno dei cieli.
                  Ma io dico nella verità divina che questi non sono uomini poveri, né simili
                  a poveri. Essi vengono stimati molto dalla gente che non conosce niente di
                  meglio, ma io dico che sono degli asini, che non comprendono nulla della
                  verità  divina.  Possono  raggiungere  il  regno  dei  cieli  per  la  loro  buona
                  intenzione, ma di quella povertà di cui ora voglio parlare non ne sanno
                  nulla.






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