Page 8 - Perché un Dio Uomo
P. 8
Bosone – Neppur questo ti deve trattenere perché, come tu permetti di parlare me-
glio a chi ne è capace, così non proibisci a nessuno, se il tuo stile non piace, di scrive-
re meglio. E poi, per tagliare corto con tutte le tue scuse, sappi che la tua opera non è
indirizzata ai dotti, ma a me e a coloro che con me te la chiedono.
2. VALORE DA ATTRIBUIRE A QUANTO VERRÀ AFFERMATO
Anselmo – A causa della tua insistenza e di quelli che me lo chiedono per motivi di
carità e di religione, tenterò con tutte le mie forze, sostenute dalla grazia di Dio e
della preghiere che mi avete promesso e che io vi ho chiesto appunto a questo sco-
po, non tanto di insegnarvi quello di cui mi chiedete, ma di cercarlo insieme a te.
A un patto però: che prendiate le mie affermazioni nel senso che voglio io. E cioè: se
dirò qualcosa che non sembra affermato da un’autorità più grande, anche se la di-
mostrazione pare convincente, non lo si deve tenere come certo se non con la riserva
che io lo credo tale fino a che Dio non mi illumini in altro modo.
Che se poi in qualche cosa potrò soddisfare la tua richiesta, sii certo che un altro più
sapiente di me lo potrà fare più esaurientemente. Anzi bisogna tener presente che
tutto quello che l’uomo può dire è superato da ragioni più alte che rimangono occul-
te.
3. OBIEZIONE DEGLI INFEDELI E RISPOSTE DEI FEDELI
Bosone – Lasciami dunque usare le espressioni degli infedeli. È giusto infatti che, sic-
come dobbiamo cercar di penetrare le ragioni della nostra fede, io esponga le obie-
zioni di coloro che non si vogliono avvicinare a essa se non sulla base della ragione.
Anche se quelli cercano argomenti di ragione perché non credono e noi invece lo
facciamo perché crediamo, uno e identico è l’oggetto della ricerca, se poi nelle tue ri-
sposte ci sarà qualche affermazione che sembra in contrasto con un’autorità sacra,
mi sia lecito proporre questa autorità perché tu mi possa dimostrare in che senso
non si opponga ad essa.
Anselmo – Di’ quello che ti pare.
Bosone – Gli infedeli ci obiettano, facendosi gioco della nostra semplicità, che noi of-
fendiamo e oltraggiamo Dio quando affermiamo che è disceso nel seno di una don-
na, che da una donna è nato, che si è sviluppato nutrendosi di latte e alimenti umani
– passo sotto silenzio altre cose che mi paiono sconvenienti a un Dio – che ha sop-
portato la stanchezza, la fame, la sete, le battiture la croce e la morte tra i delinquen-
ti.