Page 6 - Perché un Dio Uomo
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20. La soddisfazione deve essere commisurata al peccato e l’uomo non può darla da sé;

                 21. Qual è la gravità del peccato;

                 22. L’uomo offese gravemente Dio quando si lasciò vincere dal diavolo e ora non può sod-
                     disfare;

                 23. Quando l’uomo peccò che cosa rubò a Dio che ora non può restituirgli?;


                 24. Fino a quando l’uomo non restituisce a Dio ciò che gli deve, non può essere beato, e la
                     sua incapacità non gli è di scusa;

                 25. È necessario che l’uomo sia salvato da Cristo.





              1. QUESTIONE FONDAMENTALE DI TUTTA L’OPERA


              Spesso e con grande insistenza, sia a parole che per iscritto, fui pregato da molti di
              scrivere, per affidarli alla memoria, gli argomenti di ragione riguardanti una certa
              questione della nostra fede; argomenti con i quali sono solito rispondere a chi mi in-
              terroga. Mi dicono che essi piacciono loro e li giudicano soddisfacenti.

              Me lo chiedono non per arrivare alla fede per mezzo della ragione, ma per il piacere
              di capire e contemplare quello che già credono e per esser pronti, in quanto posso-
              no, «a rispondere a chiunque chiede conto della speranza» che è in noi (Pt 3, 15).

              Tale questione è l’oggetto abituale delle obiezioni degli infedeli, i quali deridono la
              semplicità della fede cristiana come una cosa sciocca; ed è pure motivo di preoccu-
              pazione di molti fedeli che si domandano per qual ragione o necessità Dio si sia fatto
              uomo e perché – come crediamo e professiamo – abbia ridonato al mondo la vita con
              la propria morte, dal momento che avrebbe potuto farlo o per altra persona angelica
              o umana, o con un semplice atto do volontà.

              E non solo i dotti, ma anche molti che non hanno studiato, cercano e desiderano co-
              noscere la soluzione di tale questione.


              Poiché molti chiedono che la questione venga trattata, nonostante presenti delle dif-
              ficoltà nella ricerca, – ma la soluzione può essere capita da tutti e amata per l’umiltà
              e la bellezza delle spiegazioni – e benché i santi Padri ne abbiano già parlato suffi-
              cientemente, cercherò comunque di mostrare a quelli che me lo chiedono ciò che il
              Signore si degnerà di insegnarmi.

              Siccome le ricerche condotte in forma dialogica appaiono più chiare e quindi piace-
              voli a molti e soprattutto ai più tardi, prenderò come interlocutore uno di quelli che
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