Page 38 - Lodi della Vergine Madre
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(dall’off. BVM in Sabato). Né è una vergine stolta, non le manca infatti l’olio, ma
ne ha pieno il vaso di riserva. Essa ha disposto delle ascensioni nel suo cuore (Sal 83,
6), ascendendo sia con le sue opere, sia con la sua orazione. Maria si reca in fretta
sulla montagna e saluta Elisabetta (Lc 1, 39-40) e si ferma circa tre mesi per
aiutarla, così da poter dire, lei Madre ad un altra madre (Elisabetta) quello che
molto tempo dopo il Figlio (Gesù) avrebbe detto al figlio (Giovanni) : Lascia fare,
ora, così dobbiamo compiere ogni giustizia (Mt 3, 15). Veramente sale sui monti
Maria, la cui giustizia è come i monti più alti. Questa è la terza ascensione della
Vergine, ed è scritto che una corda a tre capi è difficile a rompersi: la sua carità
cercava con fervore la grazia, nella sua carne splendeva la verginità, nel servizio
alla vecchia Elisabetta eccelleva l’umiltà. Se infatti chiunque si umilia sarà
esaltato, che cosa di più sublime che l’umiltà di Maria? Elisabetta si stupiva
della sua venuta, e diceva: A che debbo che la Madre del mio Signore venga a me?
(Lc 1, 43). Ma ora si meravigli piuttosto che, sull’esempio del Figlio, essa non sia
venuta per essere servita, ma per servire. Giustamente perciò quel Cantore
divino, pieno di ammirazione per lei, esclamava: Chi è costei che sorge come
aurora, bella come la luna, fulgida come il sole, terribile come schiere a vessilli spiegati?
(Ct 6, 9). Davvero ella sorge sopra tutto il genere umano, sale fino agli Angeli,
ma li oltrepassa ancora e si innalza sopra ogni celeste creatura. Di fatti essa deve
attingere necessariamente al di sopra degli Angeli l’acqua viva per farla
discendere sugli uomini.
10. Come avverrà questo, dice, poiché non conosco uomo? Santa veramente di corpo e
di spirito, che possedeva l’integrità del corpo, e il proposito di rimanere vergine.
L’Angelo le rispose: Lo Spirito Santo sopravverrà in te e la potenza dell’Altissimo ti
coprirà con la sua ombra. Non interrogare me, le dice, sono cose superiori a me, e
io non posso spiegarle. Lo Spirito Santo, non lo Spirito Angelico, scenderà su di te e
la potenza dell’Altissimo ti adombrerà, non io. Non fermarti agli Angeli, Vergine
santa: la terra chiede che per tuo mezzo le venga dato qualcosa di più sublime
che plachi la sua sete. Sorpassatili di poco, troverai l’amato dell’anima tua.
Ho detto: di poco, non perché il tuo Diletto non sia incomparabilmente più alto,
ma perché tra lui e gli angeli non troverai null’altro. Oltrepassa dunque le Virtù
e le Dominazioni, i Cherubini e i Serafini, e arriverai a lui del quale cantano in
coro, ripetendo a vicenda: Santo, Santo, Santo è il Signore, Dio degli eserciti (Is 6,
3). Il Santo infatti che da te nascerà sarà chiamato Figlio di Dio (Lc 1, 35). Fonte della
Sapienza il Verbo del Padre nell’alto dei cieli (Eccl 1, 5). Questo Verbo, per mezzo di
te si farà uomo, sicché colui che dice: Io sono nel Padre, e il Padre è in me (Gv 14,
10), dica pure nello stesso tempo: Io sono uscito da Dio e sono venuto (Gv 8, 42). In
principio, è detto, era il Verbo. Già scaturisce la fonte, ma per il momento resta in
se stessa. E il Verbo era presso Dio, in una luce inaccessibile; e da principio il
Signore diceva: Io nutro pensieri di pace e non di sventura (Ger 29, 11). Ma il
tuo pensiero è dentro dite, o Signore, e noi non sappiamo quello che tu pensi.
Chi infatti conosceva i sentimenti del Signore, o chi era suo consigliere?
Pertanto il pensiero di pace è disceso facendosi opera di pace: Il Verbo si fece
carne, e ormai abita tra noi. Abita nei nostri cuori per la fede, anche nella nostra