Page 42 - Lodi della Vergine Madre
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Gerusalemme  sulla  terra.  Ecco  che  un uomo  lottava  con  Giacobbe  fino  al  mattino
                  (Gen  32,  24).  Al mattino fammi sentire la tua misericordia, perché in te ho sperato,
                  Signore. Non tacerò, non ti lascerò stare in silenzio fino al mattino, né digiuno,
                  possibilmente. Tu ti degni in realtà pascerti, ma tra i gigli. Il mio diletto a me, e io
                  a lui che si pasce tra gigli (Ct 2, 16). Veramente anche sopra, se ricordate, è stato
                  chiaramente  indicato  che  la  voce  della  tortora  si  ode  quando  compariscono  i
                  fiori. Ma bada che vi è indicato il luogo, non il cibo, né vi è espresso di che cosa
                  si pasce il Diletto, ma tra quali cose. Forse egli si pasce, non di cibo, ma della
                  compagnia dei gigli, non si ciba di gigli, ma sta in mezzo a loro. E veramente i
                  gigli  piacciono  più  per  il  profumo  che  per  il  sapore,  e  sono  adatti  per  essere
                  veduti più che mangiati.

                  17. Così dunque si pasce (lo sposo) tra i gigli fino a che spiri la brezza del giorno, e
                  alla bellezza dei fiori succeda l’abbondanza dei frutti. Nel frattempo è l’ora dei
                  fiori,  non  dei  frutti,  mentre  cioè  siamo  più  nella  speranza  che  nella  realtà,  e
                  camminando nella fede e non nella visione, ci consoliamo più con la speranza
                  che nell’ esperienza (dei beni eterni). Considera infine la delicatezza del fiore, e
                  ricorda quello che dice l’Apostolo: Portiamo questo tesoro in vasi di creta. A quanti
                  pericoli sono esposti i fiori. Come è facile per un giglio essere perforato dagli
                  aculei delle spine! Giustamente canta il Diletto: Come giglio tra le spine, così la mia
                  amica tra le fanciulle (Ct 2, 2). Non era tra le spine colui che diceva: Io ero pacifico
                  in mezzo a coloro che detestavano la pace? (Sal 119, 7) Del resto, anche se il giusto
                  germoglia  come  il  giglio,  lo  sposo  non  si  pasce  presso  un  giglio  solo,  né  si
                  compiace della singolarità. Senti come egli dimori ove vi sono più gigli. Dove vi
                  sono due o tre radunati in mio nome, mi trovo in mezzo a loro (Mt 18, 20). Gesù ama
                  sempre  il  mezzo,  il  Figlio  dell’uomo  mediatore  tra  Dio  e  gli  uomini,  riprova
                  sempre gli angoli, le pieghe.  Il mio diletto è a me e io a lui che si pasce tra i gigli.
                  Cerchiamo  di  avere  gigli,  fratelli,  estirpiamo  spine  e  triboli  e  affrettiamoci  a
                  sostituirli con gigli, perché si degni di pascersi anche tra noi qualora si degni di
                  scendere a noi il Diletto.

                  18. Presso Maria egli si pasceva, e abbondantemente, a causa della moltitudine
                  di  gigli.  Non  era  forse  un  giglio  il  decoro  della  verginità,  l’ornamento
                  dell’umiltà, la sovraeminenza della carità? Avremo anche noi dei gigli, anche se
                  di  molto  inferiori.  Ma  neanche  tra  questi  disdegnerà  di  pascersi  lo  sposo,  a
                  condizione che le azioni di grazie di cui abbiamo parlato, siano dotate di ilare
                  devozione, che la nostra orazione sia resa accetta dalla purezza d’intenzione, e
                  la nostra confessione ci avrà ottenuto, con il perdono, di fare candide le nostre
                  vesti,  come  è  scritto:  Se i vostri  peccati fossero come  scarlatto, diverranno come  la
                  neve, e se fossero rossi come porpora, diverranno bianchi come la lana (Is 1, 18). Del
                  resto,  qualunque  sia  la  cosa  che  ti  disponi  a  offrire,  ricordati  di  affidarla  a
                  Maria,onde per il medesimo canale per cui la grazia è discesa a noi, ritorni al
                  largitore della grazia. A Dio infatti non mancavano mezzi per infonderci, come
                  voleva, la sua grazia, anche senza questa acqua, ma egli ha voluto darci questo
                  veicolo. Forse le tue mani sono sporche di sangue o infette di regali, perché non
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