Page 96 - Lo Splendore delle Nozze Spirituali
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praticarle. Perciò reclamano libertà e non vogliono obbedire a nessuno: né
a papa né a vescovi, né a prelati. All’esterno fanno una certa mostra di
obbedienza, internamente però non si sottomettono a nessuno. Ciò che fa
la santa Chiesa non li riguarda, pretendono di essere esenti da ogni
giurisdizione. La loro dottrina è che, fino a quando uno s’impegna ad
acquistare le virtù, non è ancora perfetto, non ha ancora compreso la loro
spirituale povertà e la loro quiete. Si reputano più perfetti degli Angeli e
dei Santi. Non possono meritare più di quanto hanno già meritato, non
possono progredire oltre nelle virtù e non possono commettere peccati.
Perché non hanno più una loro volontà e, avendo consegnato il loro
spirito a Dio nella quiete, sono una cosa sola con Dio e in se stessi non
sono niente. Dicono quindi che tutto ciò che è voluto dal loro corpo è
lecito, perché essi sono in uno stato di innocenza, anzi, per loro, non c’è
alcuna legge. Quindi, se il loro corpo richiede qualche cosa, o se qualche
privazione li mette a disagio, soddisfano gli stimoli della natura, perché la
quiete dello spirito non deve essere mai ostacolata. Perciò non si curano
di digiuni, feste, precetti, a meno che non ci sia una ragione umana.
Vivono senza coscienza, ma non vedono niente di male.
Spero che di questi non ce ne siano molti; ma, qualunque sia il loro
numero, sono certamente i peggiori di tutti i mortali, ed è difficile che si
ravvedano; anzi talvolta il demonio s’impossessa di loro. Viste però le
Sacre Scritture, studiate le parole e le istituzioni di Gesù Cristo, è evidente
la falsità della loro dottrina, e la loro condotta è completamente a
rovescio.
CAPITOLO 79
Un’altra specie di oziosi spirituali
Oltre a questi c’è anche un’altra specie di uomini perversi, dediti
all’ipocrisia e alla simulazione, i quali però in qualche cosa si distinguono
e sono contrari ai precedenti. Convengono con i precedenti, in quanto
dicono di essere soggetti all’azione di Dio, di essere liberi da ogni attività
e in quiete, e che non sono altro che uno strumento col quale Dio fa quello
che vuole e come vuole. Affermano, dunque, ch’essi vivono solo in
passività, senza nessuna azione e che le opere che Dio fa per loro mezzo
sono più eccellenti e di più merito di quelle di chiunque altro che le faccia
in grazia di Dio. dicono, dunque, che Dio agisce in essi, che essi non
fanno niente e che Dio è l’autore di tutti i loro atti. Poi, come gli altri,
affermano ch’essi non possono commettere alcun peccato, perché è Dio