Page 65 - Lo Splendore delle Nozze Spirituali
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CAPITOLO 49
Cristo si è messo a disposizione di tutti nel santissimo sacramento
dell’altare
Poiché mi sono proposto di illustrare in modo speciale il tema della carità
universale, voglio indugiarmi sul singolarissimo dono di Cristo, che Egli
stesso lasciò a disposizione di tutti. In quella cena della grande Pasqua,
vicino di passare dalla nostra miseria al Padre, il Signore Gesù, dopo aver
mangiato con i discepoli l’agnello dell’antica legge, finita la cena, per
donare quel cibo che aveva così a lungo desiderato di dare, prese il pane
nelle sue mani sante e venerabili e ne fece il suo corpo; così del vino, ne
fece il suo sangue e diede l’uno e l’altro a tutti i suoi discepoli e a tutti i
buoni, a loro eterno e comune vantaggio.
Questo dono e questa vivanda riempiono di gioia e di splendore tutte le
feste e tutti i conviti, sia quelli del cielo, sia quelli della terra, poiché
Cristo ci dona Se Stesso in tre dimensioni. Nella prima ci dona la sua carne
e il suo sangue, la sua vita corporale già glorificata, piena di gioia e di
soavità. Nella seconda ci dona il suo spirito con le sue facoltà superiori;
pieno di gloria, di carismi, di verità e di giustizia. Nella terza dimensione ci
dona la sua persona divina con quel suo particolare splendore, che
innalza il suo spirito e tutti gli spiriti illuminati alla gioiosa unione con la
divinità.
CAPITOLO 50
La preparazione alla Comunione
Perciò, quando ci accingiamo a consacrare, offrire e ricevere il santissimo
Corpo nella sua triplice dimensione, Cristo vuole che ci ricordiamo di
Lui. Guarda perciò come dobbiamo farlo. Cominceremo col riflettere che
il Signore Gesù, con ardentissimo affetto, con immenso desiderio, con
fame e amorosa liquefazione di cuore nella natura umana, ci dona tutto.
Tutto ciò ch’egli prese della natura umana lo dà tutto a noi: la carne, il
sangue, la natura corporea. Ma osserveremo subito con diligenza che
questo corpo preziosissimo è stato tormentato, coperto tutto di ferite,
traforato: e solo per amore purissimo e gratuito attaccamento a noi.
Siamo, dunque, onorati e ristorati nella nostra parte inferiore dalla
gloriosissima umanità del Signore Gesù Cristo.