Page 56 - Lo Splendore delle Nozze Spirituali
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In questo secondo modo della venuta di Cristo il primo rivolo di grazia ,
che viene da Dio, è una pura semplicità luminosa che invade lo spirito,
ma genericamente, come una crescita dell’intelligenza. Dallo spirito, come
dalla sorgente, questo primo rivolo scorre attraverso tutte le forze
dell’anima, le più basse e le più alte, le solleva al di sopra di ogni
molteplicità e affare, e produce nella persona una specie di semplicità e le
conferisce un vincolo interiore di unità. Così la memoria della persona è
innalzata ed è liberata dal turbinio di immaginazioni estranee e
stravaganti e dall’instabilità. Ma in compenso, e in proporzione della luce,
Dio esige l’azione. Attraverso questa luce, colui che la riceve avverte e
comprende di essere costituito, fondato, permeato, stretto nell’unità della
sua mente, o spirito. Poi innalzato a un nuovo e più alto grado si raccoglie
in se stesse, al di sopra di tutte le immagini delle cose che si presentano, e
al di sopra di ogni molteplicità, appunta lo sguardo sopra una certa
nudità e ivi coglie la soprannaturale ed essenziale unità dello spirito,
come la propria abitazione ed eterna eredità; e gli rimane una
propensione perpetua, naturale e soprannaturale, verso l’unità. E questa
unità, a sua volta, per dono, grazia di Dio e semplice intenzione, tende
con amore e perennemente a quella sublime unità dove il Padre, il Figlio
e lo Spirito Santo, con tutti i Santi sono congiunti in unità. E qui col primo
rivolo, che chiede unità.
CAPITOLO 38
il secondo rivolo che illumina l’intelletto
Per l’amorosa inclinazione verso Dio e per la divina generosità, scaturisce
dalla pienezza della grazia un secondo rivolo nell’unità dello spirito.
Questo è una specie di splendore spirituale che, diffondendosi in vari
modi e distintamente nell’intelletto, fa sì che tutte le virtù siamo viste
distintamente. Ma questa luce non è affatto in nostro potere. Sebbene
infatti stia sempre presso di noi, è Dio che le dice di tacere, di parlare, di
nascondersi e di venire allo scoperto, e può darla e toglierla a chi vuole e
nell’ora che vuole. Poiché dunque è sua, se ne serve quando e dove vuole.
A quelli che sono illuminati da questa luce, non serve nessuna
rivelazione, né di essere rapiti al di sopra o fuori dei sensi, poiché la loro
vita, conversazione e dimora avviene nello spirito, sopra la parte
sensitiva e lì Dio manifesta allo spirito tutto ciò che piace a Lui e ciò che
è necessario per esso stesso o per altri. Ciò però non toglie che Dio, se
volesse, potrebbe certo manifestare immagini e cose future a chi vuole,
nei sensi e fuori dei sensi, in diversi modi.