Page 52 - Lo Splendore delle Nozze Spirituali
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malattia  di  quelli  che,  dopo  essere  stati  attirati  da  Dio,  si  rilasciano,  e
                  diventano  instabili.  Questi   passano  continuamente  stile  di  vita.  prima
                  vogliono vivere nel silenzio e poi cercano le conversazioni. Decidono di
                  seguire un certo modo di vita religiosa e poi subito si decidono per un
                  altro.  Una  volta  vogliono  donare  tutti  i  loro  beni  ai  poveri  e  poi
                  preferiscono di conservare tutto per sé. Oggi si propongono si recarsi in
                  missioni lontane e domani si propongono di vivere in clausura. Dicono
                  che sarebbe giusto ricevere spesso il Corpo di Cristo, ma dopo qualche
                  giorno  non  gli  va  più  bene.  Vorrebbero  darsi  alla  lettura  e  subito  sono
                  stanchi  del  silenzio.  Tutte  queste  cose  nascono  da  instabilità  del  cuore,
                  instabilità  che  allontana  dalla  conoscenza  di  se  stessi  e  scardina  il
                  fondamento della Vita Interiore e della pratica della pietà.
                  Cerchiamo  di  capire  come  mai  degli  uomini  vengano  colpiti  da  questa
                  febbre.
                  È  che,  quando  uno  rivolge  i  suoi  interessi,  gli  affetti  del  cuore  e  i  suoi
                  sforzi alla virtù, alla pratica della pietà e ai precetti della religione, più che
                  all’intima unione con Dio, sta, sì, in grazia di Dio
                  perché cercando la virtù cerca Dio – ma la sua vita è instabile, perché egli,
                  al di sopra
                  della virtù, non s’acquieta in Dio. È come se avesse dentro di sé ciò ch’egli
                  stesso ignora. Colui infatti ch’egli cerca nella virtù e negli esercizi di pietà,
                  lo porta dentro di sé, ma lontano e al di sopra delle sue intenzioni dirette.
                  Perciò,  se  vuole  liberarsi  da  questa  sua  volubilità,  deve  imparare  a
                  stabilirsi in Dio e nella sua sublime unione, al di sopra di tutte le virtù.
                  L’altro tipo di febbre terzana, quello che nasce dal freddo, prende coloro
                  che amano Dio disordinatamente, perché con Lui amano e cercano anche
                  altre cose. Questa febbre  viene  paragonata al freddo, perché in essa c’è
                  poco fervore di carità, dal momento che, insieme a Dio, a spingere alla
                  virtù, ci sono anche dei motivi estranei. Perciò questi uomini sono divisi
                  nel  loro  cuore  e  instabili.  Infatti  in  tutto  ciò  che  fanno,  la  natura
                  insensibilmente si prende ciò che è suo e spesso essi non se ne rendono
                  conto,  perché  non  si  conoscono  bene.  Spessissimo  abbracciano  e  poi
                  respingono questo o quel precetto o pratica di pietà. Oggi vogliono fare a
                  non  so  chi  la  loro  confessione  generale  e  sentire  i  suoi  consigli,  ma
                  domani  vanno  in  cerca  di  un  altro.  chiedono  consigli  a  tutti,  ma
                  raramente danno ascolto a qualcuno. Qualunque cosa gli si rimproveri, la
                  giustificano  e  carezzano.  Vorrebbero  avere  virtù  e  buon  nome,  ma  con
                  poca o nessuna fatica. Desiderano che le loro virtù vengano a conoscenza
                  di tutti, e proprio questo è il segno che sono ombre vuote e irrilevanti per

                  se stessi e per Iddio. Stanno sempre all’erta per insegnare agli altri, ma
                  non  sanno  imparare  niente  dagli  altri.  Per  non  dilungarmi  troppo:  un
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