Page 43 - Lo Splendore delle Nozze Spirituali
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solo  sono  pronte  a  fare  ciò  che  è  chiesto  da  Dio  e  dal  cuore,  ma  lo
                  desiderano con ansia. Questo invito del Sole Eterno è un’irradiazione che
                  suscita tanta gioia nel cuore e lo dilata a tal punto, che a stento lo si può
                  richiudere. Il cuore riporta anche una ferita: la ferita d’amore. Ma niente è
                  più soave di questa ferita e non c’è niente che tormenti di più. E questa
                  ferita  è  indizio  certissimo  di  salvezza.  È  una  ferita  che  produce
                  contemporaneamente  la  gioia  più  profonda  e  il  dolore  più  acuto.  Gesù
                  Cristo,  vero  Sole,  manda  i  suoi  raggi  fiammeggianti  in  questo  cuore
                  aperto e ferito d’amore, e chiede ancora unione, e la ferita d’amore e tutte
                  le ferite si riaprono.

                  CAPITOLO 24
                  Il languore e la intolleranza d’amore

                  Quando Cristo invita qualcuno a unirsi a lui, la creatura si alza e offre se
                  stessa  e  tutto  quello  che  ha,  se  però  non  le  riesce  di  realizzare  la  sua
                  unione, cade in una specie  di  languore  spirituale.  –  La parola languore
                  qui può indurre in errore, forse diremmo meglio supplizio di Tantalo – il
                  quale  proviene  dalla  combinazione  di  due  elementi:  che  le  midolla  del
                  cuore, dove nasce la vita, sono distrutte per la ferita d’amore, e l’animo,
                  pur non potendo ottenere ciò che vuole  più d’ogni cosa al mondo, non
                  può non persistere nel suo desiderio. È Cristo che dall’apice della mente
                  innamorata saetta nel cuore assetato i raggi della sua luce divina, al calore
                  dei  quali  ogni  briciola  di  forza  si  asciuga  e  dissecca.  Così  la  sete
                  desiderosa e l’irradiazione di luce divina rendono il dolore più vivo e più
                  tenace.  Proprio  però  perché  Dio  non  può  essere  raggiunto,  ma  l’animo
                  non vuole ad ogni costo esserne privo dentro e fuori dell’uomo ha luogo e
                  s’accende  sempre  più  una  tempestosa  intolleranza  alla  quale  non  c’è
                  creatura, né in terra né in cielo, che possa portare sollievo di sorta.
                  Vengono suggerite parole sublimi e salutari, rari e preziosi rimedi e vera
                  sapienza; non c’è nulla che  l’animo non osi affrontare per ottenere ciò che
                  brama.  Questo  fuoco  d’amore  è  un’intima  insofferenza  che  si  rifiuta  di
                  dar  retta  alla  ragione;  vuole  solo  ciò  che  ama.  questa  bruciante
                  insofferenza  d’amore  mangia  il  cuore  dell’uomo  e  ne  beve  il  sangue.
                  L’ardore  sensibile  è  così  ingente  che  in  tutta  la  vita  dell’uomo  non  c’è
                  niente  che  lo  arda  di  più,  e  anche  senza  alcuna  malattia,  le  forze  del
                  corpo, a mano a mano, vengono meno.
                  Seguendo l’itinerario astronomico, ora il sole visibile entra nel Leone, che
                  è  per  sua  natura  un  animale  feroce  ed  iroso;  è  il  re  degli  animali.  Allo
                  stesso modo, quando uno sale al grado di cui stiamo parlando, Cristo, il
                  nostro  lunimosissimo  Sole,  prende  il  posto  del  Leone,  e  i  suoi  raggi
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