Page 40 - Lo Splendore delle Nozze Spirituali
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spirito sono controllati e ordinati, le virtù sono praticate e, grazie
all’ardore della carità, il gusto che si prova in esse è riferito a Dio col
ringraziamento e con la lode; ne segue talvolta una dolce pioggia di
nuove consolazioni interiori, una celeste rugiada di divina dolcezza. E
questa, purché non vi mettiamo qualche impedimento, fa raddoppiare
quasi la crescita delle virtù. È un effetto singolare e nuovo della venuta di
Cristo nei cuori infiammati di amore divino: effetto singolare, per il quale
i cuori sono portati in alto, più che nel grado precedente. E in questa
infusione di dolcezza Cristo dice agli uomini: Uscite, naturalmente,
secondo quanto richiede questa venuta.
CAPITOLO 19
Il casto piacere del cuore e delle facoltà sensitive
Da questa dolcezza nasce un casto piacere del cuore e di tutte le facoltà
sensitive – anche corporali –, un piacere che, chi lo prova, crede di essere
intimamente circondato e stretto in un abbraccio divino d’amore. avvolge
il corpo e l’anima molto più copiosamente e deliziosamente di tutti i
piaceri del mondo, ammesso che possano essere provati insieme nello
stesso istante. È Dio, infatti, che scende nel cuore dell’uomo con tanta
consolazione sensibile e gioia, che il cuore sovrabbonda e trabocca. Perciò
coloro che fanno questa esperienza, vedono quanto siano immensamente
poveri davvero coloro che vivono, e non sanno che cosa sia l’amore di
Dio. È un piacere questo che scioglie il cuore con tanta pienezza, che non
se ne può contenere l’abbondanza.
CAPITOLO 20
L’ebbrezza spirituale
Il piacere del cuore conduce all’ebbrezza spirituale. La si ha
quest’ebbrezza, quando uno percepisce più gioia e gusto spirituale di
quanto il suo cuore ne possa desiderare e contenere. Quest’ebbrezza
spirituale porta a dei gesti strani e inconsueti. In tale stato, per
l’abbondanza della loro intima gioia, alcuni prorompono in canti e lodi di
Dio. Altri, per la troppa gioia del cuore, si sciolgono in lagrime. Alcuni
vibrano in tutto il corpo, al punto da non poter star fermi, e si sentono
irresistibilmente spinti a correre, saltare, tripudiare e battere le mani. Altri
gridano a gran voce la gioia che hanno dentro. Altri si chiudono nel
silenzio e si liquefanno. C’è chi pensa che tutti sentano ciò che sente lui
sente e chi invece crede che nessuno abbia mai provato ciò che lui prova.