Page 18 - Libretto della Vita Perfetta
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detto innanzi non deve intendersi secondo un rimettersi in Dio, come suona
comunemente, ma si deve prendere come una destituzione di se stesso, perché
l’uomo è tanto unito che Dio è il suo fondo.
Una domanda: Resta all’uomo il suo essere personale e distinto nel fondo del
Nulla?
Risposta: Tutto questo nell’insieme si deve intendere unicamente secondo
l’apprensione umana, in cui, secondo lo sguardo che trascende in maniera
annientante, questo e quello restano inavvertiti; non secondo l’essenza in cui
ognuno resta ciò che è, come dice sant’Agostino: «Lascia cadere in disprezzo
questo e quel bene, allora resta il puro bene trascendente nella sua nuda
ampiezza, ed è Dio».
Una domanda: L’uomo che ha esperienza del Nulla di cui si è parlato, per modo
di godimento, conserva ciò incessantemente?
Risposta: Non per modo di godimento, ma ciò resta in una maniera abituale, che
non si perde.
Una domanda: L’esteriore disturba un po’ l’interiore?
Risposta: Se fossimo fuori del tempo secondo il corpo, vi sarebbe minore
impedimento, in molti modi, per fame, fatica o altre cose; ma la contemplazione
spirituale esteriore non disturba l’interiore, perché è nella libertà. A volte
accade anche che, quanto più la natura è oppressa, tanto più riccamente si trova
la divina Verità.
Una domanda: Da dove viene la malinconia?
Risposta: Quando tale cosa non deriva da cause naturali, e l’uomo è libero
interiormente, non vi presti attenzione, ciò passa con il corpo. Ma se l’interiore
vi fosse mischiato dal fondo, ciò non sarebbe giusto.
Un’obiezione: La Scrittura del Vecchio Testamento e del Nuovo nel Vangelo
spiega chiaramente come nel tempo non si possa arrivare a ciò che è stato detto.
Risposta: Ciò è vero quanto al possesso e alla piena conoscenza del medesimo,
perché ciò che l’uomo prova di qui, è più perfetto di lì, benché sia lo stesso e
possa essere sulla terra al di sopra dell’intelligenza.
Una domanda: Un uomo che comincia a comprendere il suo eterno Nulla, non
per forza superiore, ma unicamente per sentito dire, o senza ciò, per mezzo di
immagini prodotte in lui, che cosa deve fare?
Risposta: L’uomo che non ancora comprende tanto da sapere
soprannaturalmente che cos’è il suddetto Nulla, dove tutte le cose sono
annientate secondo la loro stessa proprietà, lasci stare tutto com’è, qualunque
cosa gli venga innanzi, e si tenga alla dottrina comune della santa cristianità,
come si vedono molti uomini buoni e semplici che giungono a una lodevole
santità, e che tuttavia non sono chiamati a ciò. Ma se uno è giunto al punto
sicuro, vi si tenga, ed è sulla retta strada, perché tale punto è conforme alla