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Vi sia ben chiaro che la sua venuta è stata giudizio per tutto il
mondo. Infatti si legge: «Ecco, verranno giorni – dice il Signore – in
cui tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande. Non
dovranno più istruirsi gli uni gli altri, dicendo: Riconoscete il
Signore» (Ger 31,31.34) nome del Signore è arrivato fino ai confini
della terra «perché sia chiusa ogni bocca e tutto il mondo sia
riconosciuto colpevole di fronte a Dio» (Rm 3,19).
Gli uomini, infatti, «pur conoscendo Dio, non gli hanno dato gloria»
(Rm 1,21), come al loro Creatore a causa della loro stoltezza che non
ha concesso loro di capire la sua sapienza. Ognuno di noi ha
venduto se stesso alla propria volontà facendo il male e
diventandone schiavo. Perciò Gesù si è privato della sua gloria, si è
fatto servo per renderci liberi mediante la sua schiavitù. Noi siamo
diventati stolti e per la nostra stoltezza abbiamo fatto ogni specie di
male; Cristo si è rivestito di stoltezza per farci sapienti mediante la
sua stoltezza. Siamo diventati poveri e per la nostra povertà ogni
forza ci è venuta meno; perciò egli si fece povero per farci ricchi di
ogni sapienza e di ogni intelligenza mediante la sua povertà.
Ma non basta. Egli si è rivestito anche della nostra debolezza per
consolarci con la sua debolezza. E al Padre si fece «obbediente fino
alla morte e alla morte di croce» (Fil 2,8) per darci, con la sua morte,
la risurrezione e per distruggere colui che aveva il potere della
morte, cioè il diavolo. Se veramente libereremo noi stessi con la sua
venuta, saremo riconosciuti discepoli di Gesù ed entreremo in
possesso dell’eredità di Dio.
4. Ma, miei cari nel Signore, il mio spirito è molto scosso e turbato.
Abbiamo l’abito e il nome dei santi, ce ne vantiamo di fronte ai non
credenti, ma temo che la parola di Paolo si riferisca proprio a noi:
«Dichiarano di conoscere Dio, ma lo rinnegano con i fatti» (Tt 1,16).
Per l’amore che nutro per voi, prego Dio per voi perché meditiate
sulla vostra vita e sulla vostra invisibile eredità. In verità, figli,
anche se impegneremo tutte le nostre forze per cercare Dio, non
faremo nulla di eccezionale; infatti cerchiamo la nostra mercede che
ci appartiene per natura. Ogni uomo che cerca Dio o lo serve, cerca
secondo la sua natura. Il peccato invece di cui siamo responsabili è
al di fuori della nostra natura.
In verità, cari figli nel Signore, a vi che vi siete preparati per offrirvi