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bontà dello stesso Padre. Ci mandò allora il suo Figlio unigenito che
                  ha assunto «la condizione di servo» (Fil 2,7) per la nostra schiavitù e
                  ha  consegnato  se  stesso  per  i  nostri  peccati.  Le  nostre  iniquità  lo
                  hanno umiliato,  ma  «per le  sue  piaghe  noi  siamo  stati guariti»  (Is
                  53,5). Ci ha radunati da tutte le nazioni per far risorgere dalla terra i

                  nostri cuori e per insegnarci che noi tutti abbiamo un’unica natura e
                  siamo membra gli uni degli altri. Perciò dobbiamo amarci a vicenda
                  perché  chi  ama  il  suo  prossimo,  ama  Dio  e  chi  ama  Dio,  ama  la
                  propria anima.

                  10. Vi sia ben chiaro, miei cari figli nel Signore, santa stirpe d’Israele,

                  che voi vi preparate ad andare verso il Signore e ad offrire voi stessi
                  come vittime a Dio in tutta purezza, quella purezza che nessuno può
                  ereditare  senza  già  possederla.  Non  sapete  forse,  miei  cari,  che  i
                  nemici  della  virtù  meditano  il  male  contro  la  verità?  Perciò  siate
                  vigili,  non  concedete  sonno  ai  vostri  occhi,  né  riposo  alle  vostre

                  palpebre  (Sal  131,4),  invocate  il  vostro  Creatore  giorno  e  notte
                  perché  dall’alto  vi  soccorra  e  preservi  in  Cristo  i  vostri  cuori  e  i
                  vostri pensieri.
                  Noi, o figli, abitiamo nella gasa del ladro e siamo legati dai ceppi
                  della morte. In noi c’è negligenza, bassezza, estraneità al bene e tutto
                  questo non solo ci danneggia, ma è causa di sofferenza per tutti gli
                  angeli e i santi di Cristo perché per noi sono afflitti. Questa nostra

                  deplorevole  condizione,  figli  cari,  rattrista  tutti  i  santi;  invece  la
                  nostra  salvezza  e la  nostra  glorificazione  li  rende  gioiosi. Sappiate
                  ancora  che  la  bontà  del  Padre,  fin  dal  suo  inizio  a  tutt’oggi,  non
                  cessa  di  farci  del  bene,  perché  sfuggiamo  alla  morte  che  abbiamo
                  meritato. Siccome siamo stati creati liberi, i demoni continuamente

                  ci cercano. Ecco perché sta scritto: «L’angelo del Signore si accampa
                  attorno a quelli che lo temono e li salva» (Sal 33,8).

                  11. Ora voglio, figli, che sappiate che da quando Dio si è mosso in
                  nostro soccorso fino ad oggi, tutti quelli che si sono allontanati dal
                  bene  e  hanno  compiuto  le  opere  malvagie  dei  demoni  sono

                  considerati  figli  degli  stessi  demoni.  Lo  sanno  coloro  che
                  appartengono  al loro numero e per questo  hanno tentato  di far sì
                  che ciascuno di noi segua la propria volontà. Sanno che il diavolo è
                  precipitato  dal  cielo  a  causa  della  superbia  e  per  questa  ragione
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