Page 12 - La vera religione
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impossibile la sussistenza di qualsiasi natura mutevole. Ciascuno sa dai
propri stati affettivi che l’anima è soggetta a cambiamento, non certo per
quel che concerne il luogo, ma a proposito del tempo. Per ciascuno poi è
facile rendersi conto che il corpo è mutevole tanto rispetto al tempo quanto
rispetto al luogo. Le rappresentazioni, a loro volta, non sono altro che
immagini ricavate dalla forma corporea mediante i sensi. È facilissimo
ricordarle così come le abbiamo ricevute oppure, mediante il pensiero,
dividerle, moltiplicarle, riunirle, ampliarle, metterle insieme, scompigliarle o
dar loro qualunque forma, mentre è difficile liberarsene completamente
quando si cerca la verità.
10. 19. Guardiamoci dunque dal servire la creatura invece del Creatore, dal
perderci dietro alle nostre fantasie : in questo consiste la perfetta religione.
Infatti, se stiamo vicini al Creatore eterno, necessariamente anche noi saremo
resi eterni. Ma l’anima, sommersa e avvolta dai peccati, di per se stessa non
sarebbe capace né di scorgere né di raggiungere questa meta, poiché non
troverebbe tra le realtà umane nessun punto d’appoggio che le consenta di
afferrare quelle divine e attraverso il quale, perciò, l’uomo possa cercare di
innalzarsi dalla vita terrena alla somiglianza con Dio. Per questo motivo
l’ineffabile misericordia divina viene in aiuto in parte di ciascun uomo, in
parte dello stesso genere umano, secondo un’economia di ordine temporale,
per mezzo di creature mutevoli ma sottomesse alle leggi eterne, allo scopo di
ricordare loro la loro primitiva e perfetta natura. Un aiuto di tal genere è ai
nostri tempi la religione cristiana nella cui conoscenza e pratica è la garanzia
assoluta della salvezza.
10. 20. Molti sono i modi in cui la verità può essere difesa contro i
chiacchieroni e resa accessibile a chi la ricerca: è Dio stesso onnipotente che
la rivela mediante se stesso e aiuta coloro che hanno buona volontà a intuirla
e contemplarla, per mezzo di angeli buoni e di alcuni uomini. Spetta poi a
ciascuno servirsi del metodo che gli pare più adatto per coloro con i quali
deve trattare. Da parte mia, dopo aver considerato a lungo e attentamente la
questione, nel tentativo di capire quali uomini parlino a vanvera e quali
cerchino la verità sul serio ovvero quale io stesso sono stato, sia quando
semplicemente cianciavo sia quando l’ho cercata veramente, ho ritenuto che
fosse meglio procedere in questo modo: tieni ben saldo ciò che hai
riconosciuto come vero e attribuiscilo alla Chiesa cattolica; respingi invece
ciò che è falso e, poiché sono solo un uomo, perdonami; accetta ciò che ti
pare dubbio, fino a che o la ragione non ti avrà dimostrato o l’autorità non ti
avrà ordinato di respingerlo o di riconoscerlo come vero oppure di
continuare a crederlo. Per quanto puoi, dunque, presta attenzione in modo