Page 11 - La vera religione
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scaltri nel difendere la dottrina cattolica contro le loro insidie, anche se non
                  siamo capaci di ricondurli alla salvezza.

                  La fede cristiana non teme le insidie del dualismo manicheo.
                  9.  16.  Confido  nell’aiuto  di  Dio  perché  questo  scritto  possa  essere  di
                  giovamento ai lettori che sono già in spirito di pietà e di bontà non contro
                  una soltanto, ma contro tutte le opinioni perverse e false. Esso, tuttavia, si
                  rivolge  soprattutto  contro  quanti  ritengono  che  esistano  due  nature  o
                  sostanze in lotta tra loro, ciascuna con il proprio principio. Contrariati da
                  alcune cose e soddisfatti da altre, essi pretendono che Dio sia l’autore non di
                  quelle che li disgustano ma di quelle che li soddisfano. E poiché non sanno
                  vincere  le  loro  abitudini,  presi  ormai  come  sono  nei  lacci  della  carne,
                  pensano che nel corpo vi siano due anime: l’una che proviene da Dio e che
                  per natura è identica a Lui, l’altra che deriva dagli abitanti delle tenebre, la
                  quale non sarebbe stata né generata né creata né fatta crescere per condanna
                  da parte di Dio, ma che avrebbe avuto una propria vita, una propria terra,
                  propri figli e animali, dunque un proprio regno ed un proprio principio
                  innato. Ad un certo momento essa si sarebbe ribellata contro Dio e Dio, non
                  potendo far altro e non sapendo in quale altro modo opporsi al nemico,
                  costretto  dalla  necessità,  avrebbe  inviato  quaggiù  un’anima  buona,  una
                  piccola parte della sua sostanza, con la cui unione e mescolanza, secondo le
                  loro fantasie, sarebbe stato placato il nemico e costruito il mondo.

                  9. 17. Per il momento non ho intenzione di confutare queste opinioni: in
                  parte l’ho già fatto; per il resto lo farò, se Dio lo consentirà. In quest’opera
                  voglio dimostrare, per quanto ne sono capace e con gli argomenti che il
                  Signore si degnerà di fornirmi, come la fede cattolica sia al riparo da esse e
                  come non turbino il nostro animo i motivi per i quali gli uomini aderiscono a
                  tale dottrina. Prima di tutto desidero che tu, che bene conosci il mio animo,
                  sappia per certo (e non è per sfuggire all’accusa di presunzione che lo dico in
                  modo quasi solenne) che deve essere imputato a me soltanto quanto di
                  errato  si  può  trovare  in  questo  scritto,  mentre  quanto  vi  è  di  vero  e
                  presentato  in  modo  conveniente  deve  essere  attribuito  a  Dio,  unico
                  dispensatore di ogni bene.

                  L’origine dell’errore in materia di religione.
                  10. 18. Ti sia ben chiaro, perciò, che non vi sarebbe nessun errore in fatto di
                  religione se l’anima, invece del suo Dio, non adorasse o un’altra anima o un
                  corpo o le proprie rappresentazioni o due di queste cose congiuntamente o
                  tutte quante insieme. Durante questa vita essa, pur adeguandosi con lealtà
                  alle esigenze della convivenza umana, dovrebbe meditare le realtà eterne e
                  onorare  un  solo  Dio  il  quale,  se  non  restasse  immutabile,  renderebbe
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