Page 74 - La preparazione dell’anima alla Contemplazione
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entrambe, ma le cose terrene nella valle, le cose celesti sul monte. Fino
                  a quando dunque ti tratterrai nella valle, fino a quando non sarai salito
                  in alto, Cristo non ti insegnerà che le cose della terra.


                                            Capitolo LXXXI

                         Come deve essere sospetta ogni rivelazione che non sia
                           accompagnata dalla testimonianza della Scrittura

                  Ma se pensi di essere già salito al pensiero più alto, e di aver raggiunto
                  quel monte alto e grande, se credi di aver già visto Cristo trasfigurato,
                  non credere facilmente a nulla che in esso vedi, o ascolti se non ti sono
                  accanto Mosè ed Elia. Sappiamo che ogni testimonianza sta nella bocca
                  di  due  o  di  tre.  Mi  è  sospetta  ogni  verità  che  non  sia  confermata
                  dall’autorità della Scrittura e non credo nella trasfigurazione di Cristo
                  se non ci sono Mosè ed Elia. Nella valle e nel corso dell’ascesa posso
                  bene accogliere Cristo senza testimone, ma non lo posso mai accogliere
                  nella  vetta  del  monte  nella  sua  trasfigurazione.  Se  Cristo  mi  insegna
                  qualcosa  sul  mondo  esterno  o  sulla  mia  interiorità,  lo  accolgo
                  facilmente, come è naturale, in  ciò che posso verificare in una prova
                  personale; ma quando la mente  è condotta in  alto, poiché si  tratta di
                  cose celesti e profonde, non accolgo Cristo senza un testimone su tale
                  vetta  sublime,  e  non  potrebbe  venire  confermata  nessuna  rivelazione
                  verosimile  senza  la  testimonianza  di  Mosè  e  di  Elia,  senza  l’autorità
                  delle  Scritture.  Prenda  dunque  accanto  a  sé,  il  Cristo,  due  testimoni
                  nella sua trasfigurazione, se non vuole che mi sia sospetta quella così
                  grande  ed  insolita  luce  del  suo  splendore.  Per  confermare  la  sua
                  testimonianza sulla bocca di due o tre, per provare la verità della sua
                  rivelazione, mostri non solo in modo figurato, ma aperto l’autorità della
                  Scrittura. È cosa bella e gioiosa che venga manifestata la ragione della
                  rivelazione  della  verità  e  per  confermare  la  rivelazione,  ne  venga  in
                  aiuto  un  discorso  aperto  quanto  uno  figurato.  In  caso  contrario
                  dall’altezza  del  giorno  temerò  di  venire  sedotto  dal  demonio  del
                  mezzogiorno. Da dove infatti tanti eretici, da dove tanti errori se non
                  dal fatto che lo Spirito dell’errore si trasfigura nell’angelo della luce?
                  Vedi  che  entrambi  si  trasfigurano,  Cristo  e  il  diavolo.  Ma  Cristo
                  conferma la verità della sua luce con due testimoni. Appaiono dunque
                  Mosè  ed  Elia  con  il  Signore  in  questo  monte;  appaiono  nella  loro
                  maestà,  non  negli  scritti  arcani,  ma  nella  chiarezza  dell’intelligenza
                  spirituale.
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