Page 79 - La preparazione dell’anima alla Contemplazione
P. 79
alcuna causa che tenga Beniamino legato dentro casa a tal punto che
non voglia uscire nemmeno un poco. So questo, che chiunque arde nel
desiderio di tale amica, quanto più da vicino la conosce, tanto più l’ama,
e quanto più gode dei suoi amplessi, tante) più la desidera. Abitare
sempre con lei rende solitamente non minore, ma maggiore il desiderio
e l’incendio d’amore. È dunque meraviglia che questo Beniamino per
tutto il giorno quasi resti, nelle stanze, poiché gode della dolcezza di
tale sposa e poiché riposando nelle sue braccia, gode del suo amore?
Sovente egli trascende la sua mente e se stesso, rapito nell’estasi,
mentre si abbandona nell’ammirazione della bellezza della sapienza e
ne viene colmato, poiché di lui leggiamo: Il giovanetto Beniamino, nel
trascendimento della mente (Sal. 67,28). Bisogna notare come diverse
parti della Scrittura concordino in questo. Ciò che il profeta indica per
mezzo della morte di Rachele, ciò che l’Evangelista indica per mezzo
della caduta dei discepoli, il Salmista lo indica in Beniamino per mezzo
del trascendimento della mente.
Capitolo LXXXVI
I due generi di contemplazione
Possiamo però intendere per la morte di Rachele e per l’estasi di
Beniamino due diversi generi di contemplazione. Vi sono infatti, al di
là della ragione, due generi di contemplazione entrambi riguardanti
Beniamino. Il primo è sopra la ragione, ma non fuori della ragione, il
secondo è sopra la ragione e fuori dalla ragione. Le cose che sono oltre,
ma non fuori dalla ragione sono quelle di cui la ragione stessa conosce
l’esistenza, ma che non può in nessun modo conoscere. Sopra e fuori
della ragione sono quelle che contraddicono del tutto la ragione umana.
Tali sono le verità rivelate intorno alla Trinità ed intorno al corpo di
Cristo. Che infatti in una unica, semplice natura vi siano tre persone, o
che lo stesso unico corpo sia nello stesso tempo in diversi luoghi non
può essere compreso da nessuna ragione umana ed anzi contraddice
ogni umano ragionamento. Questi sono i due modi di contemplazione
dei quali l’uno è relativo alla morte di Rachele, l’altro all’estasi della
mente di Beniamino. Nel primo genere, Beniamino uccide la madre,
quando oltrepassa ogni ragione; nel secondo poi trascende se stesso
quando sopravanza il criterio della ragione umana nella conoscenza
della divina rivelazione. Bisogna dunque notare ciò non solo in
Beniamino, ma in tutti i fratelli ed anzi in innumerevoli passi della