Page 76 - La preparazione dell’anima alla Contemplazione
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nel Figlio, così anche si compiace nello Spirito Santo. O forse per
questo è detto mi sono compiaciuto perché fosse dato di intendere che
come il Padre si compiace nel Figlio, così egli, senz’altro, si compiace
nello Spirito Santo.
Come si potrebbe dire meglio di così? O forse si intende delle tre
persone piuttosto che singolarmente di ognuna di esse? Queste parole
potrebbero essere dette in altro modo se non bastassero a condurci alla
profondità del mistero. È certo che ogni cosa che si dica di una persona,
se è rettamente intesa dimostra d’unità della sostanza. Infatti nel dire:
Questo è mio Figlio, si mostra la differenza delle persone. Padre e
Figlio non possono essere la stessa persona. Ma come si può vedere che
Padre e Figlio sono diversi in quanto persone, ma identici in quanto
all’essenza? Se cerchi un esempio, non troverai in nessun luogo una
creatura che possa soddisfarti; se consulti la ragione, tutta l’umana
ragione si ribella. L’affermazione dell’unità sostanziale della Trinità è
al di sopra d’ogni umana possibilità di intendere, oltre la ragione umana
e la mente non potrebbe mai convincersene se non venisse sollevata a
tale certezza dalla fede.
A ragione dunque l’uditore cade davanti a questa rivelazione, il senso
viene meno, la ragione umana cessa.
Capitolo LXXXIII
La mente che è solita rimanere vigile nella sua interiorità può
cogliere la rivelazione divina
Questa rivelazione non è fatta se non sul monte; la sublime altezza e
profondità di questo mistero non poté infatti essere manifestata nella
valle. Coloro infatti che sono nel loro pensiero ancora al fondo, si
mostrano indegni di tale dono. Ascenda dunque l’uomo al suo pensiero
più alto, ascenda su questo monte se vuole capire, se vuole
comprendere ciò che è oltre la dimensione umana. Ascenda oltre se
stesso, attraverso se stesso; per mezzo della conoscenza di sé alla
conoscenza di Dio. Infatti l’uomo impari che cosa deve pensare di Dio
dall’immagine fatta a sua somiglianza. L’ascesa del monte, come s’è
detto, è la conoscenza di sé, ciò che sta oltre il monte porta alla
conoscenza di Dio. Giuseppe deve nascere prima di Beniamino. Non
c’è dubbio che l’una riguarda Giuseppe, l’altra Beniamino. La mente
che non si solleva alla meditazione su se stessa in che modo potrà
levare l’ala della contemplazione alle cose che sono sopra di lei? In