Page 70 - La preparazione dell’anima alla Contemplazione
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gli occhi volti solamente verso il basso coloro che guardano solo i corpi.
Ma salgono alle cose più alte quelli che si convertono alla ricerca delle
cose spirituali. L’animo che si sforza di salire verso l’altezza della
scienza, deve innanzitutto e soprattutto sforzarsi di conoscere se stesso.
È infatti raggiungere una grande altezza la conquista della perfetta
conoscenza di se stessi. È un monte alto e grande la piena conoscenza
dello spirito razionale. Questo monte trascende tutte le vette delle
scienze mondane e guarda dall’alto ogni filosofia ed ogni scienza del
mondo: Che cosa mai trovarono di così grande Aristotele e Platone e
tutta la folla dei filosofi? In verità, se avessero potuto salire il monte del
loro stesso ingegno, se fossero a loro bastate le loro proprie ricerche per
ritrovare se stessi, non avrebbero mai piegato il collo alla creatura e non
l’avrebbero mai eretto contro il Creatore. Ma vennero meno, scrutando
con le loro forze. Vennero meno, dico, e non poterono mai salire sul
monte. Salga pure l’uomo al pensiero più alto, Dio sarà esaltato (Sal.
63,7-8). Impara a pensare, uomo, impara a pensare te stesso e sarai
salito al pensiero più alto. Di quanto t’avanzi nella conoscenza di te, di
tanto più fortemente tendi verso le cose più alte. Chi è giunto alla
perfetta conoscenza di sé, ha già raggiunto la cima del monte.
Capitolo LXXVI
Quanto sia raro e come sia bello rendere la contemplazione
spirituale e farne oggetto della propria contentezza
Pochi sono quelli che salgono fino qui, perché i più o non vogliono o
non possono. È molto raro salire su questo monte, ed è molto più raro
rimanere sulla vetta indugiandovi; ed è rarissimo abitare lassù e
riposarvi nella mente: Chi salirà sul monte del Signore — dice la
Scrittura — e chi rimarrà nel suo luogo santo? (Sal. 23,3). Prima
bisogna salire, quindi stabilirvi la dimora. Occorre uno sforzo per
rimanere, ma per salirvi occorre uno sforzo più grande. Molti sono
venuti meno nella ascesa per la eccessiva fatica della salita. Molti sono
presto discesi dall’ardua vetta per la fatica che occorre per rimanervi.
Questo forse sembrava loro insopportabile, perché non solo si sale su
questo monte con una grande fatica, ma anzi, non si può in esso
rimanere senza gravi difficoltà. Ma forse già sei salito e forse hai già
imparato a rimanervi; ma non ti basti. Impara a porre la tua dimora sul
monte e a tornarvi se ne vieni allontanato da qualche pensiero inutile.
Senza dubbio l’abitudine a dimorare lassù, ti si convertirà in gioia,