Page 65 - La nube della non conoscenza
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punto si può dire che in certo senso tu e Dio non siete più due, ma uno solo in
                  spirito; e chiunque sperimenta la perfezione di quest’opera, a causa di tale unità
                  lo si potrà chiamare a buon diritto «Dio», come attesta la bibbia stessa. Tu però
                  resti al di sotto di lui. Egli, infatti, è Dio per natura e dall’eternità. Tu invece una
                  volta non esistevi nemmeno; e in seguito, quando egli con la sua potenza e il
                  suo amore ti fece diventare qualcosa, tu non esitasti a renderti meno di niente
                  con il peccato. E ora, per la sua misericordia e senza alcun merito da parte tua,
                  sei  reso  un  dio  nella  grazia,  e  sei  unito  inseparabilmente  a  Dio  in  spirito,  in
                  questa vita e nella beatitudine celeste senza fine. Così, anche se tu sei una sola
                  cosa con lui nella grazia, tuttavia sei infinitamente al di sotto di lui per natura.
                  Ecco, amico spirituale: da qui puoi comprendere, almeno in parte, come chi non
                  conosce le facoltà della propria anima e la maniera in cui operano, può essere
                  tratto in inganno con tutta facilità, quando si tratta di capire parole scritte con
                  intendimento  spirituale.  E  con  questo  puoi  anche  comprendere,  almeno  in
                  parte,  il  motivo  per  cui  non  mi  sono  arrischiato  a  chiederti  di  mostrare
                  apertamente il tuo desiderio a Dio; al contrario, ti ho invitato, quasi fosse un
                  gioco per ragazzi, a fare di tutto per nasconderlo e occultarlo. E l’ho fatto per
                  paura  che  tu  comprendessi  in  senso  materiale  quel  che  invece  era  inteso  in
                  senso spirituale.

                                                     CAPITOLO 68
                     «In nessun posto» materialmente, significa «dappertutto» spiritualmente; il
                      nostro uomo esteriore chiama «niente» il lavoro di cui parla questo libro

                  Allo  stesso  modo  va  inteso  l’invito  che  un  altro  ti  potrebbe  rivolgere,  di
                  raccogliere le tue facoltà e i tuoi sensi nell’intimo di te stesso e di adorare Dio
                  dentro  di  te.  Quantunque  questo  sia  certamente  del  tutto  giusto  e  vero,  e
                  nessuno potrebbe dire cosa più assennata, se ben la si comprende, io invece per
                  paura  che  tu  abbia  a  intendere  in  maniera  fisica,  e  quindi  sbagliata,  queste
                  parole, non ti dico assolutamente di far così.
                  Questo è quanto voglio da te: che tu non sia in alcun modo dentro di te. E di
                  conseguenza,  voglio  che  tu  non  sia  nemmeno  fuori  di  te  stesso, né  sopra,  né
                  dietro, né da una parte, né dall’altra. «Ma allora», mi dirai, «dove devo stare? A
                  quanto pare, da nessuna parte!» Ebbene, sì, hai pienamente ragione: è così che ti
                  voglio. Perché quando non sei in nessun posto materialmente, sei dappertutto
                  spiritualmente.
                  Pertanto  sta’  ben  attento,  perché  il  tuo  lavoro  spirituale  non  sia  ancorato  a
                  nessun posto materiale. In questo caso, dovunque si trovi l’oggetto su cui stai
                  coscientemente applicando la tua intelligenza, è proprio lì che ti trovi in spirito,
                  in  modo  così  vero  e  reale  come  il  tuo  corpo  si  trova  nel  luogo  dove  tu  sei
                  materialmente.  E  anche  se  i  tuoi  sensi  non  vi  possono  trovar  nulla  di  cui
                  nutrirsi,  perché  secondo  loro  tu  non  stai  facendo  assolutamente  niente  —
                  proprio così! —, continua a fare questo «niente», se non altro per amore di Dio.
                  Perciò, non smettere in alcun modo, ma lavora alacremente in questo «niente»,
                  con desiderio  sempre vigilante e volontà  ferma di possedere  Dio, che nessun
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