Page 62 - La nube della non conoscenza
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stabilire la qualità e le condizioni del tuo lavoro: se è al di sotto di te, dentro di
                  te o al di sopra di te.

                                                     CAPITOLO 63
                                           Le facoltà dell’anima in generale.
                                   La memoria, in particolare, è la facoltà principale
                                            che racchiude in sé tutte le altre

                  La memoria è una facoltà che, di per sé, propriamente parlando e in certo qual
                  senso,  non  opera  mai.  La  ragione  e  la  volontà,  invece,  sono  due  facoltà
                  operative,  e  così  pure  l’immaginazione  e  la  sensibilità.  Tutte  queste  quattro
                  facoltà e le loro opere, sono contenute e comprese nella memoria. E non si può
                  dire  in  alcun  modo  che  la  memoria  opera,  a  meno  di  considerare  come
                  un’azione il fatto che essa contenga e comprenda le altre facoltà.
                  Alcune facoltà dell’anima le chiamo principali, altre invece secondarie. E questo
                  non perché l’anima sia divisibile (il che è impossibile), ma perché tutte le cose
                  su  cui  le  facoltà  operano,  si  possono  benissimo  dividere  e  distinguere  in
                  principali, quali le realtà spirituali, e secondarie, quali le realtà materiali. Le due
                  facoltà  principali  operative,  la  ragione  e  la  volontà,  operano  spiritualmente
                  all’interno  di  se  stesse,  su  oggetti  del  tutto  immateriali,  senza  alcun  aiuto  da
                  parte  delle  altre  due  facoltà  secondarie.  L’immaginazione  e  la  sensibilità
                  operano  fisicamente  su  oggetti  del  tutto  materiali,  sia  che  siano  presenti  nel
                  corpo  o  meno,  facendo  uso  dei  sensi.  Ma  per  mezzo  loro,  senza  l’aiuto  della
                  ragione e della volontà, l’anima non arriverebbe mai a conoscere i caratteri e le
                  qualità morali delle creature corporee, né la ragione della loro esistenza e della
                  loro creazione.
                  Per  questo  motivo  chiamo  facoltà  principali  la  ragione  e  la  volontà:  perché
                  operano  spiritualmente,  senza  alcuna  traccia  di  materialità.  Chiamo  invece
                  secondarie l’immaginazione e la sensibilità, perché operano nel corpo e con gli
                  strumenti  del  corpo,  quali  sono  i  nostri  cinque  sensi.  Definisco,  infine,  la
                  memoria come facoltà principale, perché contiene spiritualmente in sé non solo
                  tutte le altre facoltà, ma anche tutte le cose su cui esse operano. Puoi vederlo tu
                  stesso per esperienza.

                                                     CAPITOLO 64
                              Le altre due facoltà principali sono la ragione e la volontà;
                                        il loro operato prima e dopo il peccato

                  La ragione è la facoltà con la quale distinguiamo il male dal bene, il male dal
                  peggio, il bene dal meglio, il peggio dal pessimo, il meglio dall’ottimo. Prima
                  che l’uomo peccasse, la ragione era in grado di fare tutto questo per natura. Ma
                  ora è così accecata dal peccato originale, che non può farlo se non è illuminata
                  dalla grazia. E sia la ragione stessa che l’oggetto su cui opera, sono entrambi
                  compresi e contenuti nella memoria.
                  La  volontà  è  la  facoltà  con  la  quale  scegliamo  il  bene  (una  volta  che  è  stato
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