Page 25 - La nube della non conoscenza
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come avvocato prese legittimamente le difese di colei che lo amava e disse:
«Marta, Marta!». Per ben due volte pronunciò il suo nome, e questo fece per il
suo bene, perché voleva che ella lo sentisse e prestasse attenzione alle sue
parole. «Tu ti preoccupi — le disse — e ti affanni per molte cose». Gli attivi,
infatti, devono sempre occuparsi e interessarsi di una gran varietà di cose,
dapprima per provvedere ai loro bisogni, e poi per fare delle opere di
misericordia verso il prossimo, come richiede la carità cristiana. Così disse a
Marta perché voleva farle comprendere che il suo affanno era cosa buona e utile
alla salute dell’anima. Ma perché non pensasse che il suo lavoro fosse il
migliore che si potesse fare, aggiunse: «Ma una sola è la cosa di cui c’è
bisogno».
Qual è dunque questa cosa? Certamente che si ami e lodi Dio per se stesso, al di
sopra di ogni altra attività, materiale o spirituale, che l’uomo possa fare. E
affinché Marta non pensasse di poter amare e lodare Dio al di sopra di ogni
altra attività materiale o spirituale, e contemporaneamente occuparsi delle
necessità di questa vita, per liberarla dunque dal dubbio di poter servire Dio in
maniera perfetta attraverso le attività materiali e spirituali nello stesso tempo —
poteva sì farlo, ma in maniera imperfetta aggiunse che Maria aveva scelto
«l’ottima parte» che non le sarebbe mai stata tolta.
Infatti, quel perfetto slancio d’amore che inizia qui sulla terra è ancora lo stesso
che durerà per sempre nella beatitudine del cielo: l’uno e l’altro sono una sola
cosa.
CAPITOLO 21
L’esatta interpretazione di questa frase del Vangelo:
«Maria ha scelto l’ottima parte»
Cosa significa questa frase: «Maria ha scelto l’ottima parte»? Ogni qualvolta si
stabilisce o si nomina una cosa come «ottima», si presume l’esistenza di altre
due prima di essa: l’una «buona», l’altra «migliore», cosicché vi sia «l’ottima»,
che è terza per numero. Ma quali sono queste tre cose buone di cui Maria ha
scelto «l’ottima»? Tre tipi di vita, no di certo, poiché la santa chiesa ne conosce
soltanto due: la vita attiva e quella contemplativa. E questi due tipi di vita sono
allegoricamente raffigurati nel brano evangelico dove si parla delle due sorelle,
Marta e Maria. Marta rappresenta la vita attiva, Maria quella contemplativa.
Nessun uomo si può salvare senza l’una o l’altra di queste vite; d’altra parte, è
impossibile scegliere quale sia l’ottima, dal momento che fra due cose soltanto
se ne dà unicamente una migliore dell’altra.
Ma sebbene ci siano solo due tipi di vita, tuttavia in essi sono comprese tre
parti, ognuna superiore all’altra. Di queste tre parti si è già parlato prima in
questo libro e ciascuna è stata. messa secondo un certo ordine.
La prima parte, come si è detto, consiste in opere di carità e di misericordia
corporale, tutte cose buone e oneste. Questo è il primo stadio della vita attiva.
La seconda parte di questi due tipi di vita è composta da efficaci meditazioni
spirituali sulla nostra miseria., sulla passione di Cristo e sulle gioie celesti. Se la