Page 49 - La grandezza dell'anima
P. 49
conservato e ordinato l'universo. Ad essa è dovuto non solo che il tutto esista,
ma esista in maniera che meglio non sarebbe assolutamente possibile. E ad essa
l'anima si affida con pietà e sicurezza per aiuto e perfezionamento nell'opera
tanto difficile della propria purificazione.
Quinto grado, costanza e serenità.
33. 74. Quando è stato ottenuto questo risultato, cioè allorché si sarà resa libera
dalla sensibilità e monda dalle contaminazioni, l'anima si raccoglie in sé con
piena serenità, non teme più nulla per sé e non si angustia per un qualsiasi suo
motivo. È dunque il quinto grado, poiché altro è effettuare la purificazione ed
altro è il possederla, altro è l'atto con cui l'anima si riscatta dalla
contaminazione e altro con cui non sopporta di tornare a contaminarsi. In
questo grado ha la piena coscienza del proprio valore. In tale coscienza, con
immensa e incredibile confidenza si muove verso Dio, cioè alla contemplazione
della verità e a quell'altissimo arcano premio, per cui ha tanto sofferto.
Sesto grado, verso la contemplazione.
33. 75. Ma quest'atto, cioè la tendenza ad avere intelligenza degli oggetti che
sono al sommo grado della intelligibilità, è lo sguardo supremo dell'anima,
perché altro più perfetto, migliore e più diretto non ne ha. È quindi il sesto
grado dell'atto stesso. Altro è infatti che sia puro l'occhio dell'anima perché il
suo sguardo non sia vano e presuntuoso e la sua visione erronea, altro è
mantenere stabile la sanità ed altro dirigere lo sguardo, ormai sereno e sicuro,
sull'oggetto della visione. Ma vi sono alcuni che pretendono di farlo prima della
purificazione e guarigione. Ma saranno talmente abbacinati dalla luce ideale di
verità da esser costretti a pensare che non solo in essa non v'è alcun bene ma un
grande male, a negarle il nome di verità e a rifugiarsi con un certo gusto e
soddisfazione degni di compatimento nelle proprie tenebre, che la loro
infermità può sopportare, rinnegandone la cura. Quindi per divina ispirazione
e proprio a proposito dice il Profeta: O Dio, crea in me un cuore mondo e rinnova
dentro di me uno spirito ben orientato 7. Lo spirito ben orientato è, credo, quello
per cui l'anima non può smarrirsi per errore nella ricerca della verità. Ma esso
non può essere rinnovato in noi senza la purificazione del cuore, cioè se prima il
pensiero stesso non si è contenuto e disciolto dalle insozzanti brame delle cose
caduche.
Settimo grado; nella contemplazione.
33. 76. Il settimo ed ultimo grado consiste nella contemplazione intellettuale
della verità. Non è un grado, ma uno stato definitivo che si raggiunge
attraverso i vari gradi. E quale sia la gioia, quale il godimento nel possesso del