Page 52 - La grandezza dell'anima
P. 52

vantaggioso ed essergli accetti nella condizione di schiavi  è  la  perfetta e  sola
                  libertà. Ma mi accorgo di avere oltrepassato i limiti del mio intento e di averti
                  esposto a lungo senza dialogo molte idee. Non me ne pento. Tali idee sono qua
                  e  là  in  molte  pagine  delle  scritture  della  Chiesa  e  sebbene  mi  sembri  che,
                  riunendole, ne ho agevolato l'intelligenza, non si possono tuttavia comprendere
                  pienamente,  a  meno  che  con  la  fortezza  al  quarto  dei  sette  gradi,  con  il
                  mantenimento della pietà, con l'impegno a raggiungere una valida guarigione,
                  si conduca la ricerca su tutto e con attenta capacità d'intendere. Ognuno di quei
                  gradi  ha  infatti  una  distinta  e  propria  finalità.  Pertanto  più  propriamente  li
                  denominiamo atti.

                  Varia terminologia.



                  35. 79. Stiamo appunto indagando sul potere dell'anima. Ed è possibile che essa
                  compia  simultaneamente  tutti  questi  atti,  ma  è  cosciente  di  quello  solo  che
                  compie con difficoltà o per lo meno con timore. Un atto simile lo compie con
                  molto maggior coscienza degli altri. Nell'ascesa dal basso verso l'alto, il primo
                  atto, a scopo d'intelligenza, sia chiamato animazione; il secondo, sensazione; il
                  terzo,  arte;  il  quarto,  virtù;  il  quinto,  serenità;  il  sesto,  entrata;  il  settimo,
                  contemplazione.  È  possibile  denominarli  anche  così:  dal  corpo,  mediante  il
                  corpo,  attorno  al  corpo,  verso  se  stessa,  in  se  stessa,  verso  Dio,  presso  Dio.
                  Anche così: con bellezza dall'altro, con bellezza mediante l'altro, con bellezza
                  attorno all'altro, con bellezza al bello, con bellezza nel bello, con bellezza verso
                  la bellezza, con bellezza presso la bellezza. Su questi richiederai in seguito, se ti
                  sembra  che  ci  sia  qualche  cosa  da  chiarire.  Per  il  momento  io  ho  voluto
                  designarli  con  diverse  espressioni  affinché  non  costituisca  per  te  difficoltà  il
                  fatto  che  altri  li  designano  con  altri  nomi  e  diversamente  li  suddividono.  I
                  medesimi  concetti  si  possono  con  giustificata  intuizione  denominare  e
                  suddividere  secondo  numerosi  criteri,  ma  in  tanta  abbondanza  di  criteri
                  ciascuno usa quello che ritiene più conveniente.


                  Premessa al De libero arbitrio e De vera religione.


                  36. 80. Dunque Dio sommo e vero, mediante legge inviolabile e fissa, con cui
                  ordina  ogni  essere  che  ha  creato,  assoggetta  il  corpo  all'anima,  l'anima  a  se
                  stesso, quindi tutto a sé e non la abbandona in nessun atto, distribuendo tanto
                  la pena che il premio. Egli ha giudicato che è sovrana espressione d'armonia che
                  ogni essere esistente sia com'è e sia disposto in differenti ordini naturali. Non si
                  ha pertanto da nessuna parte la dissonanza che turba chi riflette sull'universo.
                  Inoltre ogni pena ed ogni premio dell'anima conferiscono sempre qualche cosa
                  in egual misura alla giusta armonia e all'ordine di tutta la realtà. All'anima è
                  stato dato il libero arbitrio. Vi sono alcuni che con futili dimostrazioni tentano
                  di demolirlo. Sono ciechi al punto da non capire che non potrebbero neanche
   47   48   49   50   51   52   53   54   55