Page 51 - La grandezza dell'anima
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Dio. Per questo nella Chiesa cattolica si insegna per particolare tradizione
divina che l'anima non deve adorare alcuna creatura. Uso volentieri le parole,
con cui la dottrina m'è stata trasmessa. Si deve adorare soltanto il Creatore di
tutte le cose che sono, da cui tutto, per cui tutto, in cui tutto, cioè l'immutabile
Principio, l'immutabile Sapienza, l'immutabile Carità, un solo Dio perfettissimo,
che è sempre stato e per sempre sarà, è stato sempre il medesimo e per sempre
sarà il medesimo, di cui nulla è più inaccessibile e nulla più presente, che è
difficile, dire dove è, e più difficile dove non è, con cui essere non è per tutti
possibile e senza di cui essere è per tutti impossibile. E v'è forse qualche altro
attributo meno afferrabile dal pensiero, che tuttavia con maggiore proprietà si
può dire umanamente di lui. Questo Dio soltanto dunque deve essere adorato
dall'anima, senza averne l'idea propria ma evitandone una impropria. L'anima
deve infatti per logica conseguenza ritenere che l'essere da lei adorato come Dio
è superiore a lei. Ma a sua volta si deve ritenere che la terra, i mari, le stelle, la
luna, il sole e ogni cosa che si può toccare o vedere e infine lo stesso cielo, che
non si può da noi vedere, non sono superiori all'essere dell'anima. Anzi è
apoditticamente certo che tutte queste cose sono di gran lunga inferiori di ogni
singola anima, purché gli amatori del vero abbiano il coraggio di seguirla con
costante impegno, mentre guida per vie note a pochi e quindi difficili.
...e nel servizio al prossimo.
34. 78. Abbiamo già, detto che l'anima è superiore a tutti gli oggetti sensibili,
che pertanto occupano lo spazio. Ma se, oltre ad essi, nella realtà vi sono altri
esseri creati da Dio, ve n'è qualcuno meno perfetto, qualcuno eguale. È meno
perfetta l'anima del bruto, eguale la sostanza angelica, più perfetto nessuno. E
se eventualmente qualcuno è più perfetto, il fatto è dovuto al peccato, non alla
natura. Ma non per questo diviene peggiore al punto che le si possa preferire
l'anima del bruto. Ed ella deve adorare soltanto Dio, perché egli soltanto ne è il
Creatore. Qualsiasi altro uomo, per quanto sapiente e perfetto, così qualsiasi
anima ragionevole, per quanto in possesso della felicità, si devono soltanto
amare, imitare e rispettare secondo il merito e l'ordine che loro spettano. Infatti
adorerai il Signore Dio tuo e a lui soltanto sarai sottomesso 10. Rendiamoci coscienti
che si deve porgere aiuto all'anima dei nostri simili, che fossero nell'errore e
nella sofferenza. Potremo così comprendere che è Dio, per mezzo nostro, a
compiere il bene che si compie. Perciò non ci arroghiamo un merito
nell'ingannevole desiderio di una vana gloria. Basta questo a farci precipitare
dall'alto in basso. Non odiamo i viziosi, ma il vizio, non i peccatori, ma il
peccato. Dobbiamo avere volontà di soccorrere tutti, anche quelli che ci hanno
danneggiato o hanno intenzione di danneggiarci o senz'altro vogliono che
rimaniamo danneggiati. Questa è la vera, perfetta e sola religione. È proprio per
suo mezzo che diviene compito della grandezza spirituale, di cui stiamo
parlando, tornare in amicizia con Dio. Con essa l'anima si rende degna della
libertà. Egli infatti ci libera da tutti, perché essergli sottomessi a tutti è