Page 35 - La grandezza dell'anima
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come  dianzi  è  stato  ammesso.  Perché  dunque  esitiamo  a  ritenere  invalida  la
                  definizione,  che  non  include  ogni  sensazione,  dal  momento  che  ne  rimane
                  esclusa la sensazione delle bestie?.


                  Scienza e ragione.



                  26. 50. E. - Confesso di essermi ingannato nel concederti che si ha scienza se un
                  oggetto viene appreso con certezza da ragione pura. Quando mi hai proposto la
                  domanda, io tenevo presenti soltanto gli uomini. In verità non posso ammettere
                  che le bestie pensano, ma non posso loro sottrarre  la scienza.  Secondo me, il
                  cane di cui si narra che dopo venti anni riconobbe il padrone 5, aveva scienza di
                  lui. Taccio gli altri innumerevoli casi.
A. - Dimmi, ti prego, se ti sono proposte
                  due cose, una a cui pervenire e un'altra per cui pervenire, quale apprezzi di più
                  e quale preferisci?
E. - Chi dubita che è preferibile quella a cui pervenire?
A. -
                  Ci son dunque due cose: scienza e ragione. Mediante scienza raggiungiamo la
                  ragione, o mediante ragione la scienza?
E. - Le due cose, secondo me, sono così
                  legate che con una delle due è possibile raggiungere l'altra indifferentemente.
                  Non  raggiungeremmo  la  ragione,  se  non  avessimo  scienza  di  doverla
                  raggiungere.  Dunque  la  scienza  si  premette  per  poter  raggiungere  mediante
                  essa la ragione.
A. - E, scusa, senza la ragione si perverrebbe alla scienza che,
                  secondo  te,  verrebbe  premessa?
E.  -  Non  direi  proprio,  è  somma
                  irragionevolezza.
A.  -  Mediante  la  ragione  dunque?
E.  -  No.
A.  -  Mediante
                  l'irragionevolezza dunque?
E. - Ma chi potrebbe dir questo?
A. - Mediante che
                  cosa allora?
E. - Mediante nulla perché la scienza è innata in noi.

                  Rapporto di scienza, ragione...



                  26.  51.  A.  -  Ti  sei  dimenticato,  mi  pare,  quale  motivo  è  emerso  quando  ho
                  chiesto se ritenevi che si ha scienza, qualora un oggetto viene rappresentato con
                  certezza da ragione pura. Hai risposto, a quanto mi pare, che secondo te questa
                  è la scienza umana. Ora poi mi vieni a dire che l'uomo può avere scienza senza
                  avere  appreso  con  certezza  un  qualche  oggetto  con  la  ragione.  È  ovvio  per
                  ognuno  che  non  v'è  contraddizione  più  lampante  quanto  fra  le  due  seguenti
                  affermazioni:  " Non  si  dà  scienza,  se  l'oggetto  non  è  appreso  con certezza  da
                  ragione pura ", e: " V'è scienza di un oggetto non appreso con certezza mediante
                  ragione ".  Vorrei  sapere  quale  scegli  delle  due  affermazioni  perché  è
                  assolutamente impossibile che entrambe siano vere.
E. - Scelgo quella che ho
                  detto per ultima. Ammetto di avere  scelto la  prima senza ragionamento. Noi
                  ricerchiamo il vero con la ragione, mediante il dialogo appunto. Come sarebbe
                  possibile  raggiungere  la  sintesi,  con  cui  la  ragione  si  conchiude,  se  non  si
                  dessero dei presupposti? E come sarebbe possibile dare un presupposto, di cui
                  non si avesse scienza? Ad esempio, se la ragione in esame non trovasse in me
                  un qualche preconosciuto, sul cui fondamento condurmi all'inconosciuto, non
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