Page 32 - La grandezza dell'anima
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tuttavia è presente all'anima. Dunque a lei è presente ogni alterazione del corpo,
                  ma il fenomeno non può esser considerato sensazione. Noi vediamo più grandi
                  le cose, che tempo addietro abbiamo visto più piccole e oggi vediamo vecchi
                  degli individui che evidentemente sono stati giovani e fanciulli. Ne deduciamo
                  che  il  nostro  corpo  è  soggetto,  anche  in  questo  momento,  in  cui  stiamo
                  parlando, a una determinata mutazione. E a mio avviso, in tale induzione non
                  ci  inganniamo.  È  più  naturale  che  io  pensi  d'ingannarmi  nell'atto  che  vedo,
                  anziché nell'intendere che i miei capelli in questo momento crescono, o che il
                  mio  corpo,  momento  per  momento,  stia  subendo  una  mutazione.  Tale
                  mutazione è modificazione del mio corpo. È innegabile. Non è però percepita
                  da  noi  in  questo  momento,  tuttavia  è  presente  all'anima,  perché  è  presente a
                  noi. Come ho detto, il corpo è alterato da qualche cosa che è presente all'anima,
                  tuttavia  non  si  ha  la  sensazione.  La  definizione  dunque,  che  non  doveva
                  includere  nulla  che  non  fosse  sensazione,  includendo  il  caso  suddetto,  è
                  certamente difettosa.
E. - Vedo che mi rimane soltanto di chiederti che tu dia
                  un'altra definizione o che riassetti, se ti è possibile, quella già data, poiché non
                  posso  negare  che  la  prima,  in  base  alla  tua  dimostrazione  che  approvo
                  pienamente, è difettosa.
A. - È facile rettificarla, ma vorrei che ti ci provassi tu.
                  Ci riuscirai, credimi, se hai ben compreso dove difetta.
E. - E in quale parte, se
                  non  dove  include  concetti  non  propri?
A.  -  Ma  in  che  senso?
E.  -  Perché  è
                  innegabile  che  il  corpo  subisce  un'alterazione  con  l'invecchiamento,  che  si  ha
                  anche  in  un  giovane.  E  noi  lo  sappiamo.  Dunque  è  presente  all'anima  ogni
                  alterazione del corpo, tuttavia non è percepita da alcun senso. Io non mi vedo
                  invecchiare  in  questo  momento  e  non  lo  percepisco  neanche  con  l'udito,
                  l'odorato,  il  gusto  o  il  tatto.
A.  -  Come  lo  sai  allora?
E.  -  Lo  deduco  col
                  pensiero.
A.  -  Su  quali  argomenti  si  fonda  il  tuo  pensiero?
E.  -  Vedo  vecchi
                  alcuni individui che erano giovani, come adesso lo sono io.
A. - Ma non è uno
                  dei cinque sensi, con cui lo vedi?
E. - E chi lo nega? Ma dal fatto che li vedo,
                  induco  che  invecchierò  anche  io,  sebbene  ancora  non  lo  veda.
A.  -  Dunque,
                  secondo te, quale concetto si deve aggiungere alla definizione per completarla?
                  Beninteso che non  è sensazione,  se  non  è  presente  all'anima la modificazione
                  del  corpo,  in  maniera  però  che  non  sia  presente  attraverso  un'altra
                  modificazione  o  qualsiasi  altro  mediante.
E.  -  Esponi  il  concetto  un  po'  più
                  comprensibilmente, per favore.


                  Valutazione di ogni definizione.



                  25.  47.  A.  -  Ti  accontenterò,  e tanto  più  volentieri,  in  quanto  non  affretti,  ma
                  indugi.  Ma  sii  attento  perché  il  mio  discorso  si  adatterà  a  diversi  argomenti.
                  Una definizione non può includere né di più né di meno di quanto si è inteso
                  determinare, altrimenti è difettosa. Si avverte se è immune da difetti mediante
                  la trasposizione dei termini. Ti sarà più chiaro con i seguenti esempi. Se tu mi
                  chiedessi che cos'è l'uomo e io definissi: " l'uomo è un animale mortale ", non
                  necessariamente dovresti ritener valida la definizione perché come giudizio è
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