Page 35 - Il combattimento spirituale
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secondo  i  loro  gradi,  perché  così  il  poco  diventa  subito  molto  e  duraturo.  Per  esempio  nelle
            avversità non dobbiamo ordinariamente esercitarci nel rallegrarcene e nel desiderarle, se prima non
            siamo  passati  per  i  gradi  più  bassi  della  virtù  della  pazienza.  E  non  ti  consiglio  di  attendere
            principalmente a tutte né a molte virtù insieme, ma a una sola e poi alle altre, perché così si pianta
            più  agevolmente  e  fermamente  nell’anima  l’abitudine  virtuosa.  Infatti  con  l’esercizio  continuo
            d’una  sola  virtù  la  memoria  corre  più  prontamente  a  quella  in  ogni  occasione;  l’intelletto  si  va
            facendo  sempre  più  acuto  nel  trovare  nuovi  modi  e  nuove  ragioni  per  acquistarla;  la  volontà  vi
            s’inclina più facilmente e con maggior affetto: cosa che queste potenze farebbero pochissimo, se si
            occupassero nell’acquisto di parecchie virtù.
            E gli atti riguardanti una sola virtù, per la conformità che hanno tra loro, si vengono a fare meno
            faticosi con questo uniforme esercizio, poiché l’uno chiama e aiuta l’altro suo simile; e per questa
            somiglianza si imprimono maggiormente in noi, trovando la sede del cuore già pronta e disposta a
            ricevere quelli che di nuovo si producono, come prima diede luogo agli altri ad essi conformi.
            Queste  ragioni  hanno  tanta  maggior  forza,  quanto  più  sappiamo  con  certezza  che  chiunque  si
            esercita bene in una virtù apprende anche il modo di esercitarsi nell’altra; e così con l’aumento di
            una, crescono tutte insieme per l’inseparabile legame che hanno tra loro, essendo raggi procedenti
            da una stessa divina luce.

                                                   CAPITOLO XXXV

               I mezzi con i quali si acquistano le virtù. Come ce ne dobbiamo servire per attendere a una sola
                                             virtù per qualche spazio di tempo

            Per acquistare le virtù, oltre quello che dicemmo sopra, si richiedono un animo generoso e grande e
            una  volontà  non  fiacca  né  rilassata,  ma  risoluta  e  forte,  insieme  al  presupposto  certo  di  dover
            passare per molte cose contrarie e aspre. Inoltre bisogna avere verso le virtù particolare inclinazione
            e affezione, che si potranno conseguire considerando spesso quanto piacciano a Dio, quanto siano
            nobili ed eccellenti in se stesse e a noi utili e necessarie, poiché da esse ha principio e in esse ha fine
            ogni perfezione.
            Si  facciano  ogni  mattina  efficaci  proponimenti  di  esercitarsi  nelle  virtù  secondo  le  cose  che
            verosimilmente capiteranno in quel giorno nel quale più volte ci dobbiamo esaminare se li abbiamo
            eseguiti  o  no,  rinnovandoli  poi  più  vivamente.  E  tutto  ciò  particolarmente intorno alla virtù  che
            allora vogliamo praticare. Allo stesso modo gli esempi dei santi, le nostre preghiere, le meditazioni
            della  vita  e  della  passione  di  Cristo  tanto  necessarie  in  ogni  esercizio  spirituale,  tutto  serva
            principalmente per quella stessa virtù nella quale allora ci eserciteremo.
            La medesima cosa si faccia in tutte le occasioni sia pure diverse tra loro, come dimostreremo in
            modo particolare più avanti. Cerchiamo di abituarci talmente agli atti virtuosi interni ed esterni, da
            farli con quella prontezza e quella facilità  con cui  prima facevamo  gli altri conformi alle voglie
            naturali.  E  quanto  più  saranno  a  queste  contrari,  come  dicemmo in  altro luogo, tanto più  presto
            introdurranno l’abitudine virtuosa nell’anima nostra.
            I sacri detti della divina Scrittura, espressi con la voce o almeno con la mente nel modo conveniente,
            hanno una forza meravigliosa per aiutarci in questo esercizio. Perciò se ne abbiano a disposizione
            molti intorno alla virtù che stiamo praticando e si dicano durante il giorno e specialmente quando
            insorge  la  passione  contraria.  Per  esempio:  se  stiamo  attendendo  all’acquisto  della  pazienza,
            potremo dire i seguenti detti o altri simili: Figli, sopportate con pazienza la collera che da Dio è
            venuta su di voi (Bar 4,25); La speranza degli afflitti non resterà delusa (Sal 9,19); Il paziente val
            più di un eroe, chi domina se stesso val più di chi conquista una città (Pro 16,32); Con la vostra
            perseveranza salverete le vostre anime (Lc 21,19); Corriamo con perseveranza nella corsa che ci
            sta davanti (Eb 12, 1).
            Parimenti  per  lo  stesso  scopo  potremo  dire  le  seguenti  o  simili  orazioncelle:  Quando,  Dio  mio,
            questo mio cuore sarà armato dello scudo della pazienza? Quando, per dare gioia al mio Signore,
            sopporterò con animo tranquillo ogni travaglio? O pene troppo care, che mi fanno simile al mio
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