Page 17 - Il combattimento spirituale
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egli tardasse fino all’ultimo giorno della tua vita.
            Questo solamente tocca a te: che tu combatta generosamente e che, nonostante tu sia più volte ferita,
            non lasci mai le armi né ti dia alla fuga. Infine, perché tu combatta valorosamente, devi sapere che
            questa  battaglia  non  si  può  evitare  e  chi  non  vi  combatte  necessariamente  vi  resta  coinvolto  e
            muore. Oltre a ciò abbiamo a che fare con nemici ripieni di tali qualità e di odio, che non se ne può
            in nessun modo sperare né pace né tregua.

                                                    CAPITOLO XVI

                      In qual modo la mattina di buon’ora debba scendere in campo il soldato di Cristo

            Appena sveglia, la prima cosa che dovranno osservare i tuoi occhi interiori è il vederti dentro uno
            steccato chiuso con questa legge: chi non vi combatte, vi resta morto per sempre.
            In questo steccato immaginerai di vedere innanzi a te da una parte quel nemico e quella tua cattiva
            inclinazione, già individuati per espugnarli e che invece sono armati per ferirti e darti la morte; e dal
            lato  destro  il  tuo  vittorioso  Capitano  Cristo  Gesù  con  la  sua  santissima  madre  Maria  Vergine
            insieme al suo carissimo sposo Giuseppe, con molte squadre di angeli e santi e particolarmente con
            san Michele arcangelo; dal lato sinistro, poi, crederai di vedere il demonio infernale con i suoi per
            eccitare la suddetta tua passione, istigandoti a cedere ad essa.
            In tale steccato ti sembrerà di sentire una voce forse del tuo angelo custode, che cosi ti dice: Tu oggi
            devi combattere contro questo e contro altri tuoi nemici. Non s’impaurisca il tuo cuore né si perda
            d’animo, non ceda ad essi per timore o per altro rispetto a cosa alcuna, perché nostro Signore e tuo
            Capitano è qui con te con tutte queste gloriose squadre: egli combatterà contro tutti i tuoi nemici,
            non  permettendo  che  prevalgano  su  di  te  in  forze  e  capacità  (cfr.  Dt  20,3-4).  Sta’  salda,  fatti
            violenza e sopporta la pena che talora sentirai nel farti violenza. Grida spesso dall’intimo del cuore
            e chiama il tuo Signore, Maria Vergine e tutti i santi, perché senza dubbio ne riporterai vittoria. Se
            tu sei fiacca, impedita dalle tue cattive abitudini, e se i tuoi nemici sono molti e forti, moltissimi
            sono gli aiuti di chi ti ha creata e redenta; oltremodo e senza paragone alcuno più forte è il tuo Dio
            e ha più voglia lui di salvarti che non il nemico di perderti. Combatti pure e non ti rincresca talora
            la sofferenza, perché dalla fatica, dalla violenza contro le tue cattive inclinazioni e dalla pena che
            si sente per le cattive abitudini nascono la vittoria e il grande tesoro con cui si compra il regno dei
            cieli e l’anima si unisce per sempre con Dio.
            Nel  nome  del  Signore  comincerai  a  combattere  con  le  armi  della  diffidenza  di  te  stessa  e  della
            confidenza in Dio, con l’orazione e con l’esercizio chiamando a battaglia quel nemico e quella tua
            inclinazione che, secondo l’ordine suddetto, ti sei risoluta di vincere ora con la resistenza, ora con
            l’odio e ora con gli atti della virtù contraria ferendoli più e più volte a morte per far piacere al tuo
            Signore, che con tutta la chiesa trionfante sta a vedere il tuo combattimento. Di nuovo ti dico che
            non ti deve rincrescere di combattere, se consideri l’obbligo che tutti abbiamo di servire e di piacere
            a  Dio  e  la  necessità  di  combattere,  non  potendo  fuggire  da  questa  battaglia senza ferite e senza
            morirne. Ti dico di più: quando tu come ribelle volessi fuggire da Dio e darti al mondo e alle delizie
            della carne, a tuo dispetto ti è necessario combattere con tante e tante contrarietà, che spesse volte
            suderai in volto e il cuore sarà penetrato da angosce mortali.
            A questo punto considera che sorta di pazzia sarebbe il sostenere quella fatica e quella pena che
            comportano maggior fatica e pena insieme alla morte senza fine, se tu fuggissi quella che, finendo
            invece presto, ci unisce alla vita eterna e infinitamente beata dove godremo per sempre il nostro
            Dio.

                                                    CAPITOLO XVII

                           L’ordine da osservare nel combattere contro le nostre passioni viziose

            E molto importante sapere l’ordine da osservare per combattere come si deve e non a caso e con
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